Il-Trafiletto
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24/10/14

Fino al 2018 nemmeno 1 € per la carriera dei docenti | Le attività aggiuntive finanziate con il blocco del contratto

Nemmeno 1 € per dare il via alla riforma dell'aumento di carriera degli insegnanti. Si utilizzeranno le stesse risorse di adesso!



Meriti senza "oneri per lo Stato". Nemmeno 1 € oltre il dovuto per le remunerazioni degli insegnanti, ma con una distribuzione ripartita. L'idea del Governo è quella che si può leggere su quanto viene riportato nelle linee guida della riforma della scuola.

Si tratta di un sistema che, come si è detto più volte, darà merito soltanto al 66% degli insegnanti in base all'accaparramento di crediti. Viene da chiedersi da dove verranno prelevate le risorse a questo punto. Presto detto, le risorse che saranno utilizzate per gli scatti di competenza (legati all'impegno e alla qualità del lavoro dell'insegnamento) saranno fondamentalmente le stesse che appaiono fruibili per gli scatti di anzianità, però distribuite soltanto ai "migliori". In tal modo, non ci saranno "oneri aggiuntivi per lo Stato".

A tutto ciò si va ad inserire anche il fatto che le remunerazioni per le attività supplementari dei docenti che dovranno avere luogo attraverso il MOF (acronimo del fondo Miglioramento Offerta Formativa). Anche qui la stessa imperitura domanda: da dove verranno i fondi? Il via al nuovo sistema non avverrà prima del 2018, con il conto alla rovescia che partirà dal 1 gennaio 2015. Una tempistica mica nata casualmente, dal momento che si lega al 1o dei trienni di avvio della valutazione delle scuole e soprattutto ad un periodo di blocco contrattuale che permetterà di recuperare risorse che, leggiamo nel testo, "nel frattempo sarebbero state altrimenti destinate alla progressione di carriera secondo il modello attuale.
Zero € per la carriera dei docenti

" Un blocco del contratto, quindi, previsto già da tempo e che si potrà introdurre a giusta ragione tra quelle voci tagliate della scuola che faranno da traino all'avvio della riforma.

22/10/14

Tagli ed esoneri senza fine | La riforma del governo prevede tagli per 2000 posti ATA

La legge stabilità non è soltanto investimenti: previsti ben 2000 posti in meno per personale ATA. I dettagli nel particolare riguardo i tagli eseguiti nel settore dell'insegnamento, previsti dalla Legge di Stabilità 2015. 


Al taglio previsto degli esami di maturità previsto nella Legge di Stabilità 2015, si vanno ad aggiungere altre "tagliate" nel segmento riguardante l'insegnamento.

Il taglio che più salta all'attenzione dell'opinione pubblica, è l'approvazione degli esoneri e semiesoneri per i membri che collaborano con il dirigente scolastico. Quanto detto, avrà luogo a partire dal 1 settembre 2015 e tenendo presente l'applicazione all'organico dell'autonomia, funzionale all'attività d'insegnamento e di educazione negli istituti scolastici.

Le supplenze ATA.
Per quel che concerne le supplenze ATA, a partire dal 1 settembre 2015, i dirigenti scolastici non potranno assegnare le supplenze brevi facenti riferimento all'articolo 1 del comma 78 della legge 23 dicembre 1996, n. 662, a: personale facente parte al profilo professionale di assistente amministrativo, fatta eccezione espressa le istituzioni scolastiche il cui relativo organico di diritto abbia meno di 3 posti; personale appartenente al profilo di assistente tecnico; personale appartenente al profilo di collaboratore scolastico, per i primi 7 giorni di assenza.

Si potrà provvedere all'assenza eventuale, tramite attribuzione al personale in servizio delle ore erogate in più. In base a quanto si apprende nella legge di stabilità, le ore in eccesso per provvedere alla sostituzione dei colleghi assenti, possono essere assegnate dal dirigente scolastico pure al personale collaboratore scolastico. Il MOF sarà destinato prioritariamente alle ore eccedenti.

Legge di stabilità: ancora tagli alla scuola

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