Provate ad immaginare che la polizia bussi alla vostra porta annunciandovi che vostro figlio è morto, ma per poi vederlo dopo due ore vivo e vegeto. La gioia nel vederlo vivo è stata talmente grande che lo choc dell'annuncio della morte del figlio è passato in secondo piano.
Un singolare errore commesso da due agenti di un piccolo paese in Alaska, negli Stati Uniti. Poco dopo la mezzanotte di venerdì un poliziotto si presenta a casa dei signori Priest, Jay e Karen, a Palmer per dare loro la terribile notizia: «Mi dispiace, ma devo comunicarvi che vostro figlio è morto in un incidente stradale». La disperazione assale i due genitori che disperati annunciano telefonicamente la morte del figlio ad alcuni parenti. Prendono poi la macchina per raggiungere la fidanzata del figlio, che abita ad Anchorage e darle la drammatica notizia. Alle 5 del mattino circa, arrivano davanti alla casa della ragazza. I signori Priest bussano e a sorpresa ad aprire la porta è il
Il figlio Justin.
Justin Priest con il suo cagnolino |
Le scuse della polizia
La polizia si è scusata per l'errore nato da un omonimia. I signori Priest, felicissimi dopo il dolore provato, hanno accettato ben volentieri le scuse degli agenti e hanno poi rivolto un pensiero alla famiglia della vittima.