Riguardo la meritocrazia e gli scatti remunerativi il Sottosegretario Toccafondi, venerdi 26 settembre, ha provveduto a fornire un risposta riguardo una interpellanza parlamentare lanciata dal Movimento 5 Stelle, di cui il primo firmatario è stato Lugi Gallo.
L'interpellanza aveva come scopo quello di fare chiarezza sulle risorse rese disponibili ed proponeva l'idea che l'innovativo sistema, in realtà, celasse dei tagli alle remunerazioni degli insegnanti.
Merito e scatti remunerativi: il Governo butti giù la maschera |
A provvedere di dare una risposta, ci ha pensato il Sottosegretario Toccafondi che ha così assicurato: "Il sistema messo in atto per avanzare di carriera proposto nella discussione “La Buona Scuola” non implica tagli di spesa, dal momento che le risorse ad oggi dedicate agli scatti remunerativi per il personale insegnante verranno utilizzato per il nuovo sistema di progressione non più basato solo sull’anzianità di servizio ma anche sul merito, sulla valutazione e sulle competenze acquisite nel tempo."
Perciò niente fonti supplementari, come già si presupponeva, dopo avere letto e riletto il Rapporto. Una sola certezza che, adesso, viene rafforzata in maniera diretta dal Governo e che lascia dubbiosi dal momento che l'esecutivo ha sempre dichiarato di voler investire sulla valorizzazione della professione degli insegnanti anche tramite la carriera. Investire vuol dire risorse aggiuntive, che a quanto che non ci saranno. Stesse risorse, quindi, ma distribuite diversamente, solo al 66% dei "meritevoli", togliendo al restante 34%, con inevitabile sgomitata che ricorda tanto la fine dei capponi di Renzo dei "Promessi sposi".
Tutto ciò significa deprimere ancora di più la categoria, non certo valorizzarla. Oltretutto, fa presente anche lo stesso On. Gallo, in realtà i tagli ci sono, infatti "non saranno attribuiti scatti negli anni 2015 -2018', con un risparmio complessivo per lo Stato di oltre un miliardo di euro".
Ma i conti non tornano ancora, il risparmio va ben oltre ed è stato ampiamente affrontato in questi esempi.
Ma i conti non tornano ancora, il risparmio va ben oltre ed è stato ampiamente affrontato in questi esempi.