13/09/14

Silenzio: parlare con il cuore per ritrovare noi stessi

Se si continua a parlare e ad agire si rischia di vivere, quello che sta accadendo in questo momento, semplicemente come un tecnicismo che deve essere affrontato per passare alla nostra prossima destinazione. 


Io ritengo importante ogni tanto ricaricarsi son il silenzio perchè solo il silenzio ti mette in comunicazione con te stesso e ti fa gustare ogni attimo.

Ci sono due tipi di silenzio (oggi vediamo il primo):
Il primo lo definisco “privato” ed è possibile se si riesce a raggiungere un ambiente isolato, un rifugio o un monastero.

La persona facendo questa esperienza viene tolta dall’ambiente abituale, quotidiano e qui il silenzio è spesso accoppiato con lunghe ore di meditazione, restrizioni dietetiche e altre forme di purificazione.

La persona taglia i ponti con ogni comunicazione con il mondo esterno: i telefoni e la televisione spenti, e chi vi partecipa ha la possibilità di mettere tutto verso l'interno e di guardare veramente da vicino se stessi, le proprie emozioni e per approfondire attraverso la propria vita e cercare un senso profondo, un’energia positiva e delle risposte concrete al vivere quotidiano.

La persona è sostenuta solitamente da altre persone che condividono gli stessi ambienti e ci accompagnano in questo percorso cercando di far uscire ciò che è negativo, ciò che ci angoscia e vogliono farci ritrovare l’equilibrio con noi stessi.

Questa esperienza può durare per un certo periodo di tempo, da un paio di giorni, fino a diventare una scelta di di vita.
Meditazione trascendentale

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