Aspettando il fischio d'inizio che sarà alle 20.45, quando a scendere in campo ci sarà la Nazionale azzurra nella prima vera prova, quella con i tre punti in palio, ma sopratutto la strada delle qualificazioni ai prossimi Europei, Conte prova ad attirare l'attenzione degli addetti ai lavori verso il suo pensiero.
Il neo commissario tecnico alla vigilia della partita con la Nazionale Norvegese, prova a dare le sue risposte alle molteplici domande postegli dai giornalisti, spaziando a 360° in tutti gli argomenti che di recente hanno infiammato il mondo pallonaro, dalla questione-Lotito che a dato adito a molte discussioni, fino all'aspetto tattico della sua Nazionale, proiettata al prossimo futuro.
Bene andata in archivio la pratica Lotito, il neo selezionatore azzurro è ritornato a discutere di situazioni più inerenti alla tecnica, fermandosi volutamente sulla questione tattica della zona nevralgica di gioco e conseguentemente alla coesistenza del trio Pirlo, De Rossi e Verratti: "Chiaramente uno dei i tre è di troppo, De Rossi resta fondamentale perché le sue caratteristiche gli permettono, in caso di necessità, di arretrare sulla linea difensiva"; appare scontato arrivati a questo punto ideare un prossimo turn over tra Pirlo e Verratti, e questa logica degli eventi non potrà che scontentare certamente.
Il passaggio di consegne
Recentemente si è discusso (ed anche animatamente) parecchio riguardo la figura del presidente dalla Lazio Lotito che al seguito della Nazionale ha suscitato ilarità sopratutto nel web, sul suo ruolo ed avendo chiesto a chi di competenza chiarimenti al riguardo, Conte risponde cosi: "Mi è stato detto che è suo pieno diritto seguire la Nazionale" lo fa capire, ma andando avanti con le domande, prosegue con la sua riposta" Lotito non si permetterebbe mai di entrare nello spogliatoio, comunque comando io" ha, perentoriamente tuonato, giusto per non dare adito ad equivoci presenti e futuri, riprendendo le distanze.
Il commissario tecnico della Nazionale Azzurra Antonio Conte |
Bene andata in archivio la pratica Lotito, il neo selezionatore azzurro è ritornato a discutere di situazioni più inerenti alla tecnica, fermandosi volutamente sulla questione tattica della zona nevralgica di gioco e conseguentemente alla coesistenza del trio Pirlo, De Rossi e Verratti: "Chiaramente uno dei i tre è di troppo, De Rossi resta fondamentale perché le sue caratteristiche gli permettono, in caso di necessità, di arretrare sulla linea difensiva"; appare scontato arrivati a questo punto ideare un prossimo turn over tra Pirlo e Verratti, e questa logica degli eventi non potrà che scontentare certamente.
Il passaggio di consegne
Pirlo, nonostante abbia fatto un passo indietro, accettando nuovamente di rispondere alla chiamata della Nazionale, non è plausibile pensare che lo stesso Pirlo possa arrivare a disputare i prossimi Mondiali, ma questo lo sa bene pure lui: diventa obbligatorio il passaggio di consegne. Antonio Conte, tutto ciò lo sa molto bene, e da uomo prima e calciatore dopo intelligente qual'è anche Pirlo lo sa, ma sa pure che la presenza del playmaker bresciano può rivelarsi fondamentale per inserire Verratti negli schemi del tecnico salentino (e quindi nel 3-5-2): infatti, nonostante Verratti sia diventato titolare inamovibile del Psg e la sua esperienza a livello europeo sia decisamente superiore a quella della maggior parte dei suoi coetanei, il modo di giocare di Pirlo è, per ora, distante da quello del classe '92. O non compatibile.