08/08/14

Se la paura fosse legata indissolubilmente con il bizzarro?

Martedì vi ho parlato del genio incompreso di Lovecraft, considerato il padre della narrativa gotica americana. Esiste però un altro autore con cui Lovecraft divide questa importante paternità, si tratta di Edgar Allan Poe e come Lovecraft ebbe non poche difficoltà ad essere riconosciuto in patria tanto che per il libro di cui vi parlerò oggi, Racconti del grottesco, Poe non ricevette alcun diritto, ma solo una manciata di copie gratuite della sua opera.

Racconti del grottesco
Racconti del grottesco
“E’ passato molto tempo da quando ho posto piede per la prima volta sul ponte di questa terribile nave e io credo che i raggi del mio destino si stiano concentrando in un sol fuoco. Che gente incomprensibile! Sempre sprofondati in meditazioni, di cui non riesco a comprendere la natura, mi passano davanti senza notarmi. E’ una vera pazzia quella di nascondermi, perché questa gente non vuol vedermi: un momento fa stavo passando proprio sotto gli occhi del comandante in seconda; poco tempo prima mi ero spinto fin nella cabina del comandante, dove ho avuto l’occasione di procurarmi l’occorrente per scrivere questo e quello che ho già scritto. Continuerò, di tanto in tanto, a scrivere questo giornale; è vero che non mi si offrirà alcuna occasione per trasmetterlo al mondo, ma non mancherò di tentare; all’ultimo istante chiuderò il manoscritto in una bottiglia e la getterò in mare”.

Racconti del grottesco è una raccolta di brevi racconti dell'orrore di stampo prettamente gotico. Per i suoi racconti, diciotto in tutto più due appendici, Poe attinge alle fobie dei singoli individui, così come alle fobie collettive inserendole però in contesti parzialmente comici, creando così delle storie dall'orrore satirico, lasciando il lettore spiazzato in quanto si trova nella strana posizione di non sapere se ridere o rimanere schifato dall'orrore che legge.

"Le cose di cui non riesco a rendermi conto mi disgustano. Esse costringono un uomo a pensare e perciò ne danneggiano la salute."
Edgar Allan Poe
Edgar Allan Poe

Nei suoi racconti Poe evoca sensazioni di disagio, estraneità condite da una sottile paura, ma è quella pungente e macabra ironia a legare il tutto. Situazioni bizzarre che generano paura, stravaganze gotiche al limite dell'assurdo, speculazioni intellettuali sull'estremizzazione di situazioni macabre ma anche ironiche.

“Keats soccombette per una critica; chi fu colui che morì per l'Andromaca? Ignobili anime! De l'Omelette perì per un ortolano; l'histoire en est brève. Assistimi, dunque, spirito d'Apicio!”

I suoi racconti sono spesso caratterizzati da parole o intere frasi in lingua straniera, francesismi per lo più. Se Poe infatti si arrabattava in patria, scontrandosi con un mondo che non lo comprendeva, in Francia generava entusiasmo. Riconosciuto in Europa come uno scrittore consapevole delle potenzialità del linguaggio, un autore sofisticato ed intellettuale, in patria invece veniva messo da parte.

Detto ciò Racconti del grottesco è una raccolta difficile da digerire e da leggere, forse per il suo stile, per questa sua mescolanza tra paura e ridicolo, forse per i francesismi, fatto sta che Racconti del grottesco rimane un po' sul groppone se non si è debitamente preparati allo stile di Edgar Allan Poe.


(Le immagini presenti in questo blog sono state prese da internet, le informazioni riguardanti l'autore sono state prese dalla Wikipedia, mentre le citazioni dal libro di cui il post tratta)
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