Una storia antica. Un profumo «esotico». E una calda sensazione di benessere. Un pizzico di foglie e un po' di acqua bollente: ecco pronto il tè, la più «internazionale» delle bevande
Biondo, fumante, profumato. Da offrire con un sorriso. Da sorseggiare in ogni momento della giornata. E da preparare in un attimo: ma a regola d'arte
•••
segreti, consigli, ricette
Una storia antica. Un profumo «esotico». E una calda sensazione di benessere. Un pizzico di foglie e un po' di acqua bollente: ecco pronto il tè, la più «internazionale» delle bevande
Agatha Christie non avrebbe potuto creare i suoi intrecci perfetti se accanto alla macchina per serivere non avesse avuto una teiera fumante. L'attrice Valeria Moriconi aveva sempre in camerino un piccolo set d'emergenza per prepararsi una tazza di tè: il metodo migliore, sostieneva, per vincere l'ansia da palcoscenico. E il giornalista Indro Montanelli si faceva preparare la «sua» miscela preferita: un terzo di darjeelìng, un terzo di mandarino e un terzo di arancio ... Caldo, profumato, fumante: il tè è la bevanda più diffusa nel mondo. Un bricco di acqua bollente ed è pronto: da servire con un sorriso con i gesti misurati di un piccolo rituale. O da gustare in solitudìne a brevi sorsate, leggendo un buon libro. Anche in Italia (dove il caffè è ben altro che una semplice tradizione) ne beviamo sempre di più: segno che il gusto si evolve e che si sta creando una «cultura del tè».. Certo, non siamo ancora così raffinati quanto gli inglesi, o così religiosamente concentrati come i giapponesi durante la loro cerimonia con la teiera. Abbiamo ancora molto da imparare: perché c'è tè e tè e ci. vuole esperienza per rìconoscerlo, sceglìerlo, prepararlo a regola d'arte. Volete saperne di più? Ecco un dossìer pieno di notizie e curiosità, consigli e aneddoti, trucchi e suggerimenti...
Non uno, ma mille tipi diversi
Il tè è un infuso ricavato dalle foglie di una pianta - la Camellia sinensis - che appartiene alla famiglia delle camelie. La raccolta viene fatta più volte all'anno e di ogni ramo vengono colte le prime foglioline. La lavorazione successiva determina la prima differenziazione tra i vari tipi di tè. Il tè verde è quello che ha subito minori trattamenti (in particolare non è, stato fermentato). Il tè nero passa invece per varie fasi, fra le quali la fermentazione. Il tè «oolong», proprio della Cina, è una via di mezzo fra i precedenti. Segue poi la fase della miscelazione: sono i «blenders», gli assaggiatori, che selezionano e mischiano i vari tè. Ognuna col suo aroma, le sue proprietà, il suo nome:Grey Gunpowder, Keemun e così via, in un'infinita varietà di gusti. Se la miscela è arricchita con profumi di fiori o di frutta si hanno i tè «scented» aromatìzzatì: al gelsomino, all'arancia, alla fragola... Ma cosa "C'è nella teiera? In fondo non si tratta che di acqua e di un po' di profumo. Ma allora da dove viene il fascino del tè? È solo la suggestione di una storia antica, l'influsso di tradizioni lontane? O c'è un motivo reale, concreto, in quella sensazione di benessere che si accompagna al bere una tazza di tè? «li segreto è nella teina », spiega il dottor Paolo Spinelli, farmacista. «Cioè in quella sostanza contenuta nelle foglie che si sprigiona col calore dell'acqua e che ha un effetto tonico e stimolante. Un po' come il caffè, anche se, al contrario dell'opinione comune, caffeina e teina non sono la stessa cosa.
Appartengono entrambe al gruppo delle purine, ma mentre il caffè agisce soprattutto sul cuore e sul sistema nervoso centrale (e, in dosi eccessive, può provocare palpitazioni), il tè agisce sul sistema nervoso periferico e influenza il respiro: da qui la sensazione di benessere». Naturalmente non bisogna esagerare: le foglie di tè contengono, in proporzione, una quantità di teina molto maggiore rispetto alla caffeina dei chicchi di caffè. Nell'infusione, però, si usa molta acqua e così anche l'effetto viene, in un certo senso, «diluito».
Ma nel tè ci sono anche altre sostanze che bilanciano l'azìone. della teina: in particolare (soprattutto nei tè verdi) il tannino, che ha un effetto distensivo sullo stomaco e sull'intestino e un'azione astringente. Per questo il tè, magari con qualche goccia di limone, è particolarmente indicato nella cura dei disturbi intestinali. Poichè il tannino si libera nell'acqua più lentamente della teina, per avere l'effetto calmante, l'infusione deve essere un po' più prolungata del solito ( mai oltre i cinque minuti, comunque). L'azione depurativa, con la quale il tè agisce da diuretico, è invece dovuto alla teofillina. Infine in ogni tazza ci sono piccole quantità di calcio, sodio, potassio, magnesio, ferro, rame, fosforo, fluoro e vitamine del gruppo B. Che cosa pretendere di più da quell'acqua profumata? ▶