22/02/14

La voce della mamma aumenta le capacità cognitive dei neonati prematuri

E' ormai assodato che durante la gravidanza, la voce della mamma influenza non poco il nascituro, per questo è bene che durante questa delicata fase la futura mamma parli con il proprio bambino, fino al momento del parto. Un recentissimo studio  "Adult Talk in the Nicu (neonatal intensive care unit) with Preterm Infants and Developmental Outcomes" condotto da Betty Vohr, direttore del Women & Infants' Neonatal Follow-Up Program, ha dimostrato che per i neonati prematuri ascoltare la voce della madre sin dalla terapia intensiva influisce significativamente sulle capacita' cognitive e di linguaggio del piccolo gia' dai sette mesi in poi.
Neonato prematuro

I risultati della ricerca rivelano che il quantitativo di parole delle mamme, al quale i bimbi in terapia intensiva sono esposti a partire dalle trentadue-trentasei settimane, costituisce un forte fattore predittivo delle abilita' cognitive e linguistiche del neonato fino a diciotto mesi. In particolare, ogni cento parole per ora in piu' dalle trentadue settimane in poi, e' risultato associato a un aumento di due punti nelle capacita' di linguaggio a un anno e mezzo. Si tratta di una strategia per favorire il normale sviluppo dei neonati prematuri a basso costo da una prospettiva sanitaria e semplice da promuovere. La ricerca e' stata pubblicata sulla rivista 'Pediatrics'.
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