Nell'appuntamento odierno
con la mia rubrica vi parlerò di uno dei tanti libri di Stephen
King, il cui stile si discosta leggermente dalle solite opere del
Re del Brivido. Il libro di oggi è Dolores
Claiborne, dal libri
di cui vi parlerò a breve è stato tratto un film intitolato
L'ultima eclissi, se sia fedele o meno al romanzo però non so
dirvelo, non avendolo visto.
Dolores Claiborne,
è una donna di sessant'anni che da sempre vive nella piccola isola
di Little Tall Island, al largo delle coste del Maine. Per
mantenersi lavora come domestica in casa di Vera Donovan, una
ricca signora che un giorno muore, cadendo dalle scale, in
circostanze quanto mai misteriose. Dato che in casa con la ricca
signora non c'era nessuno se non Dolores, la polizia non può che
sospettare di lei. Per difendersi dalle accuse, Dolores si lancia nel
racconto della sua esistenza.
Dolores Caliborne |
“Una volta ho sentito mio padre che diceva che
Dio ce ne aveva tirata una sporca il giorno che aveva fatto il mondo
e con il passare degli anni sono arrivata a capire che cosa voleva
dire. E sapete il peggio? Certe volte è proprio buffa. Certe volte è
così buffa che non puoi fare a meno di ridere anche quando il mondo
ti casca a pezzi tutt'intorno”
Dura come la roccia e più
forte dell’uragano, questa è Dolores che con voce stentata
e sgrammaticata ci racconta la sua difficile esistenza. Il suo
aspetto trasandato e stanco, le sue mani ricoperte di calli dopo anni
di duro lavoro, fanno di Dolores un personaggio quanto mai
vicino al lettore, apprezzabile e reale nelle sue debolezze e nella
sua autenticità.
Come vi avevo detto
all'inizio, lo stile di questo libro si discosta leggermente dal
solito. L'intera vicenda è narrata in prima persona da Dolores,
in un parlato talvolta sgrammaticato delle persone che non hanno
studiato. Un lungo monologo ininterrotto, senza capitoli né
paragrafi. Per alcuni questa scelta stilistica potrà apparire
infelice, declassandolo ad un libricino privo di quella verve tipica
dei romanzi del Re del Brivido. A mio parere però è proprio
questa scelta stilistica a donare al libro quell'anima necessaria a
portare il romanzo vicino al lettore. Una scelta ardita che può
piacere e non può piacere: io personalmente approvo.
Stephen King |
Altro elemento che
discosta questo romanzo dagli altri di King è l'assenza di
mostri e creature soprannaturali, con una virata decisa vero un
thriller psicologico dove l'unico vero mostro è il rimorso
che Dolores è costretta a portarsi dietro per le azioni
commesse nel corso della sua difficile vita. Dato però che King
rimane un autore del soprannaturale qualche traccia di elementi
insoliti è possibile trovarla, scavando un po' in profondità.
“A volte fare la
carogna è tutto quello che resta a una donna”
Frase
emblematica questa con la quale Dolores
cerca in qualche modo di giustificare il proprio comportamento e le
proprie azioni, perché in fondo Dolores,
se pur personaggio di cellulosa, è umana come noi lettori, e quindi
sente il bisogno alleggerire la colpa di un esistenza difficile nella
quale “Scavai una fossa per i miei nemici e ci cascai
dentro io”.