Il
sindaco pacifista Renato Accorinti, pacifista convinto, porta la
bandiera pacifista alla Festa delle
Forze Armate, inneggiando al
disarmo
ed al
ripudio della guerra. Il tutto sotto gli occhi delle più alte
autorità
militari cittadine. Alcuni secondi di stupore finchè il
generale Ugo Zottin, comandante della divisione Culqualber dei
carabinieri, ha lasciato la piazza visibilmente indignato. A ruota lo ha
seguito il comandante provinciale dell’Arma, il
colonnello Stefano
Spagnol ma nessuno ha voluto rilasciare dichiarazioni. Il ministro
D'Alia: "Si scusi per il suo gesto demenziale"
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Accorinti pacifista |
Accorinti ha preso la parola dopo la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai Caduti. Il
sindaco ha ricordato che la Costituzione recita che l’Italia ripudia la guerra e invece continuiamo a finanziare la corsa agli
armamenti. Oltre 20 miliardi in tre anni –ha detto
Accorinti - mentre sottraiamo risorse per le spese sociali, beni culturali e sicurezza. Io stesso ogni giorno ho dietro la porta tanta gente che vive sotto la soglia di povertà e non posso dare risposte per mancanza di soldi. Questa
amministrazione dice sì al disarmo e dichiara no a tutte le guerre mentre la
Sicilia rischia di diventare una portaerei del Mediterraneo”. Poi Accorinti ha estratto dalla tasca una bandiera della pace e ha iniziato sbandierarla sotto gli occhi dei presenti.
E’ stato a questo punto che il generale Zottin ha lasciato piazza Unione Europea mentre scoppiava la bagarre fra sostenitori ed oppositori del sindaco. Anche la Digos è dovuta intervenire per placare gli animi più esagitati. "Il sindaco Accorinti dovrebbe scusarsi pubblicamente con la cittadinanza messinese per una provocazione demenziale e inopportuna, che offende le Forze Armate e la memoria di quanti, anche nostri concittadini, sono morti per la pace in Italia e nelle missioni internazionali". Così il ministro per la Pubblica Amministrazione e Semplificazione Gianpiero D'Alia commenta il gesto del sindaco. "Alle Forze armate, giustamente indignate per questo comportamento - aggiunge il ministro centrista - va la nostra solidarietà e gratitudine. Essere sindaco non significa fare l'attivista di una minoranza, per quanto rispettabile, ma rappresentare tutti i cittadini e il sentimento di un'intera comunità. Oggi Accorinti non l'ha fatto
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