Gli oligoelementi non fanno parte delle scoperte recenti, infatti erano, pur empiricamente, fin dal Medioevo.
L’Oligoterapia nasce nel 1894 con Gabriel Bernard il quale scoprì che gli elementi traccia nel nostro organismo non erano delle impurità, ma erano essenziali sia pure in minime quantità, alle funzioni metaboliche del nostro organismo, nel 1920 Sutter utilizzava un preparato a base di Manganese e Rame, per curare l’eczema e l’asma bronchiale.
La vera sperimentazione scientifica si ebbe alla fine dell’Ottocento con Jacques Ménétrier. Negli anni ’30 Ménétrier introdusse l’uso degli oligoelementi in terapia definendola OLIGOTERAPIA CATALITICA, ed il suo modello biologico prevede l’inserimento nell’organismo di microquantità in soluzione gluconata, con assorbimento perlinguale o parenterale, per il trattamento dei DISTURBI FUNZIONALI, in contrapposizione ai disturbi lesionali.
Gli oligoelementi sono presenti in concentrazione uguale o inferiore allo 0,01% del peso secco corporeo, sono presenti in tutti i tessuti sani di tutti gli organismi viventi, hanno una concentrazione tessutale relativamente costante, la loro carenza induce alterazioni strutturali e fisiologiche, il loro utilizzo, previene e guarisce le affezioni morbose provocate da uno stato carenziale.
Gli oligoelementi essenziali sono:
Cobalto (Co), Cromo (Cr), Fluoro (Fl), Ferro (Fe), Manganese (Mn), Nichel (Ni), Rame (Cu), Selenio (Se), Silicio (Si), Zinco (Zi) e Zolfo (S).
Gli oligoelementi sono i catalizzatori delle funzioni biologiche dell’organismo, il termine “Oligos” deriva dal greco e significa "poco", sono presenti in quantità infinitesimali in tutti gli organismi viventi, nelle piante, negli animali, nell’uomo. Si impiegano in dosi infinitesimali, la dose giornaliera varia da qualche milligrammo a milionesimo di grammo
(l’uso di braccialetti di rame per prevenire le infezioni e combattere i reumatismi, risale a 6000 anni prima di Cristo, successivamente furono scoperte le proprietà antinfettive dell’Argento, o quelle sedative del Magnesio).
Sono dei “BIOCATALIZZATORI”, ovvero aiutano, attivano, le reazioni chimiche e metaboliche indispensabili alla vita. La loro carenza induce alterazioni strutturali e fisiologiche, somministrati a giuste dosi prevengono e guariscono gli stati di carenza., e il loro impiego aiuta a ripristinare le funzioni deficitarie dell’organismo. Si integrano, in quanto naturali all’organismo e non sono come i farmaci di sintesi che sostituiscono parzialmente un funzionamento deficitario, i farmaci vengono abitualmente eliminati attraverso gli organi emuntori., mentre gli oligoelementi entrano nel tessuto cellulare riportando il corpo allo stato di equilibrio funzionale.
La CATALISI, deriva dal greco “Katalysis” e significa dissoluzione, consiste nell’accelerazione di una reazione chimica tramite la presenza di una sostanza che pur partecipando alla reazione stessa, non viene né consumata, né trasformata nel corso di detta reazione. Sono gli enzimi che fungono da catalizzatori delle reazioni chimiche necessarie alla vita umana, ed essi per funzionare correttamente, hanno necessità degli oligoelementi.
Per ATTIVITA’ CATALITICA degli oligoelementi si intende la capacità dei minerali traccia di attivare importanti enzimi nel nostro organismo, che entrano nelle reazioni chimiche fungendo da catalizzatori, accelerandone di migliaia di volte la velocità.
Proprio dalla CHELAZIONE “blocco”, degli oligoelementi nel nostro organismo (cosa che comporta la cessazione totale o parziale delle attività presiedute dagli enzimi) deriverebbe infatti, il blocco di talune reazioni chimiche, causa di patologie funzionali. L’esempio classico è quello del rame come oligoelemento, la cui presenza è indispensabile all’assorbimento del Ferro per combattere le anemie.
La dose infinitesimale degli oligoelementi è assolutamente PRIVA DI TOSSICITA’.
Gli attuali metodi di coltivazione, e soprattutto i concimi chimici, depauperano i prodotti alimentari di vitamine e di minerali, ed anche di conseguenza di oligoelementi, i quali agiscono sul “terreno”, non solo sul sintomo, ma soprattutto sulle cause profonde della malattia, risolvono le cause tessutali e metaboliche, rinforzano le difese immunitarie, sono un supporto terapeutico sostanziale e indispensabile, come integrazione totale alla terapia fitoterapica, e ad altre terapie naturali.
Si utilizzano sia per aiutare a superare alcune tendenze patologiche funzionali, squilibri, che caratterizzano alcuni tipi di persone, ed anche possono essere usati per intervenire sul singolo disturbo che si presenta. L’uso corretto degli oligoelementi porta a dei cambiamenti reali, ed essendo le DIATESI (predisposizioni) reversibili si può passare da uno stato di anergia, che è quello più grave, ad uno stadio di salute migliore. Lo scopo dell’oligoterapia è quello di ristabilire le funzioni metaboliche bloccate, attraverso la somministrazione di attivatori di pronto impiego e di elevata bio-disponibilità. L’azione è regolatrice ed equilibratrice e si adatta e si applica all’insieme del caso clinico nei suoi elementi psichici e fisiologici.
L’oligoterapia riconosce come tendenze patologiche, dette Diatesi Funzionali quattro terreni che vengono definiti con il nome o le loro associazioni in:
Manganese, Manganese-Rame, Manganese-Cobalto e Rame-Oro-Argento.