27/10/13

Le nostre care vecchie edicole, sono a rischio chiusura

Le nostre care vecchie edicole, sono a rischio chiusura. Anche se nell'era digitale le informazioni arrivono fin dentro casa, l'uscire di casa al mattino e fermarsi all'edicola e acquistare il quotidiano è un piacere che ti facilita la giornata. La distribuzione dell'informazione cartacea è in crisi. Recessione e tasse un insieme di fattori che determinano un significativo rallentamento alla vendita della carta stampata dal 2005 ad oggi sono spariti circa 12mila tra negozi ed edicole di giornali e periodici.

Edicola
 E il futuro non promette alcuna ripresa: l'ipotesi di un aumento dell'Iva per i prodotti editoriali, dal 4% al 22%, si tradurrebbe in un nuovo colpo ai consumi di quotidiani e riviste, che contano già ricavi da vendita in calo. A lanciare l'allarme è Fenagi, l'associazione di categoria Confesercenti. Nel 2005, secondo i dati Fenagi, si contavano sul territorio circa 42mila punti vendita; nel 2013, il numero complessivo di punti vendita è calato a 30mila unità. A soffrire è stato soprattutto l'universo delle edicole e negozi della rete tradizionale, che hanno visto un saldo negativo di 13mila imprese. Un crollo di certo non compensato dalla piccolissima crescita (intorno alle 1300 unità) della nuova rete. ''E anche per il 2013 si prevedono vendite in crollo - dicono gli edicolanti Fenagi - così spariremo prima della carta stampata. E si mette a repentaglio un servizio di vicinato essenziale''.

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