Il-Trafiletto

26/01/14

Fare foto dall'alto ora è possibile con Pocket Drone

The Pocket Drone un drone piccolo e leggero, da comandare anche tramite app su smartphone e tablet. L’interesse nei confronti dei droni è in forte crescita. Lo dimostrano iniziative come Amazon Prime Air per la consegna a domicilio delle merci, ma anche la diffusione di dispositivi realizzati esclusivamente a fini ludici. 


Un’ulteriore conferma arriva dalle pagine di Kickstarter: i responsabili del progetto The Pocket Drone hanno lanciato pochi giorni fa la campagna di crowd funding necessaria per ottenere i 35.000 dollari necessari ad avviare la commercializzazione del prodotto. Il successo è andato fin da subito ben oltre le più rosee aspettative: con ancora un mese e mezzo a disposizione per raccogliere fondi, l’investimento complessivo dei backer (coloro che finanziano i progetti con il proprio denaro) ha già superato i 365.000 dollari, più di dieci volte quanto sperato inizialmente.

Pocket Drone
Il punto di forza è rappresentato dalle dimensioni estremamente compatte (può essere chiuso e tenuto in tasca) e dalla facilità di utilizzo. Bastano infatti 20 secondo per preparare il tricopter al volo, da controllare tramite un apposito radiocomando oppure attraverso un’applicazione per smartphone o tablet Android e iOS. Inoltre, il codice del software è open source, dunque in futuro potrà contare sull’integrazione di novità da parte degli sviluppatori di tutto il mondo. The Pocket Drone ha un’autonomia che gli permette di restare in volo fino a 20 minuti e offre un attacco standard per la fotocamera, utile per immortalare un paesaggio dall’alto. Il telaio è costruito con elementi in fibra di carbonio o resine plastiche resistenti agli urti, che assicurano all’intera struttura un buon grado di solidità. Tra le funzionalità più interessanti anche quella che permette di stabilire in anticipo un percorso ben preciso da seguire, lasciando che sia poi il GPS integrato a guidare il piccolo velivolo senza alcun intervento umano. Per quanto riguarda il prezzo, in questa fase di crowd funding l’acquisto del drone richiede una spesa pari a 445 dollari, ai quali se ne devono aggiungere altri 50 per chi desidera il kit con il controller.

Caffè? Sì, ma solo se è verde

 Ma isentito parlare del caffè verde? Niente di trascendentale, si tratta solamente del normale caffè di cui si usano i chicchi ancora verdi che non vengono sottoposti a tostatura. Gli studi in merito alle sue proprietà e benefici sono tutt'ora in corso, ma è assodato che non essendo tostato il caffè verde mantiene inalterate molte delle sue proprietà.
L’estratto che se ne ricava è particolarmente ricco di antiossidanti, sembra addirittura che ne contenga una quantità 4 volte maggiore del più noto e diffuso tè verde.  Le proprietà del caffè verde sarebbero dovute alla presenza dell'acido clorogenico (CGA), un polifenolo, ma oltre a questo antiossidante nei chicchi sono presenti anche minerali, vitamine del gruppo B, acido tannico e altre sostanze utili al nostro corpo.
Caffè verde
Un ottimo vantaggio che offre il caffè verde rispetto al caffè tostato sta nel fatto che oltre a contenere una dose minore di caffeina ne permette un rilascio lento e continuo e dunque un assorbimento più graduale e costante da parte del nostro organismo. Si evitano così dannosi picchi e si può godere dei benefici della caffeina (aumento dell’attenzione, vitalità, resistenza, ecc.) più a lungo. Da non sottovalutare anche il fatto che il ph del caffè verde è meno acido di quello torrefatto. Ma il motivo per cui si sente sempre più spesso parlare del caffè verde sta nel fatto che viene promosso come sostanza che aiuta il dimagrimento, in grado quindi di limitare l’assorbimento dei grassi. A proposito di questo però non tutti sono d’accordo e una recente ricerca pubblicata sul Journal of Agricultural and Food Chemistry sostiene invece che gli integratori a base di caffè verde non contribuiscano a bruciare i grassi. Sembrano essere confermate invece le proprietà anti-diabete: alcune ricerche hanno dimostrato infatti che il caffè verde rallenta il rilascio di glucosio nel sangue, riducendo l'assorbimento di zuccheri da parte dell'organismo. Ricordiamo comunque che qualsiasi integratore va preso dopo aver chiesto il parere del proprio medico o nutrizionista e che non esiste nessun prodotto “miracoloso” che possa da solo far perdere peso o dare altri benefici se non è associato ad una dieta equilibrata e ad uno stile di vita sano. Il caffè verde viene venduto in bustine da preparare proprio come un normale tè, in polvere o in capsule. La dose consigliata è di 3 tazze al giorno o di 1 o 2 capsule da assumere preferibilmente al mattino dato che stimolano il metabolismo. Trovarlo disponibile nei negozi non è sempre facile anche se alcune erboristerie l’hanno recentemente inserito nel proprio catalogo, più facile invece acquistarlo online. Preferite sempre caffè verde biologico e proveniente da colture etiche.

Google Glass, aiutano i vigili del fuoco nel fare una mappa dell'incendio

Non sono ancora distribuiti su larga scala, e i Google Glass hanno trovato un incredibile applicazione in vari settori. Anche i vigili del fuoco hanno trovato il modo di farsi aiutare da questi occhiali speciali facendosi mappare il luogo dell'incendio.


Patrick Jackson, pompiere e programmatore autodidatta di Rocky Mount, North Carolina, sta lavorando ad una applicazione che potrebbe cambiare davvero il modo in cui i vigili del fuoco svolgono il loro difficile lavoro, rivela il sito specializzato Mashable. La versione inziale dell'app ha un numero ridotto di funzioni, come la ricezione dei messaggi o l'dentificazione degli idranti più vicini. Jackson prevede però che l'app potrebbe un giorno essere in grado di fornire mappe e planimetrie degli edifici e fornire diagrammi per l'estrazione di civili da un veicolo.

Anche se queste funzioni ancora non sono pronte, Jackson ritiene di poter avere una versione dell'app pronta per l'uso nei prossimi sei mesi, molto probabilmente prima che i Google Glass stessi siano disponibili sul mercato. Gli occhiali ipertecnologici, però, verrebbero impiegati nei ruoli di gestione e sicurezza all'esterno degli edifici e non da chi lavora all'interno. Questo perché i Google Glass non possono essere indossati sotto la maschera in dotazione ai pompieri. Jackson - si legge su Mashable - spera che Google possa proporre una versione delle sue 'lenti' specifica per i vigili del fuoco.

Un merito tutto italiano: al secondo posto in Europa per le donazioni di sangue

Questo non è certo un buon periodo per l'Italia, sia per quanto riguarda la politica che per quanto concerne l'economia. Ma possiamo vantarci di avere un ottimo primato: siamo un popolo di donatori di sangue, tanto da meritarci il secondo posto in Europa. E' scritto nero su bianco sul Libro bianco relativo al sistema trasfusionale realizzato da AVIS in collaborazione con il Cergas Bocconi.
 L'80% della popolazione idonea in Italia dona il sangue periodicamente e con costanza, "consentendo così maggiore sicurezza al paziente che riceverà la trasfusione e favorendo, nel volontario, l'assunzione di un stile di vita sano e consapevole che ottimizza il funzionamento di tutto il sistema di raccolta", afferma Vincenzo Saturni, presidente nazionale dell'Associazione Volontari Sangue.
Sangue amico

 I DATI. Sono più di 256mila le persone donatrici di sangue – definite dalla legge come veri e propri operatori sanitari – e la Lombardia è la regione italiana con il più alto numero di donatori. Ma, in relazione al rapporto tra la popolazione residente e il numero di volontari, il titolo di regione più "generosa" d'Italia spetta alla Basilicata, con il 5,84% di donatori, seguita dall'Umbria (5,44%) e dall'Emilia Romagna (5,43%). In generale, nel 2012, le donazioni sono state poco più di 3 milioni, in crescita dello 0,19% rispetto all'anno precedente e di oltre il 5% rispetto al 2009. La fascia d'età che "più dona" è quella compresa tra i 36 e i 45 anni, che rappresenta il 27% del totale dei donatori, subito seguita dalla fascia 46-55 (23%). Meno attivi i giovani sotto i 25 anni (13%). A donare sono più gli uomini, che rappresentano il 67% del totale e che – a differenza delle donne in età fertile – possono donare fino a quattro volte l'anno (le donne fino a due). I CENTRI DI TRASFUSIONE. Un tassello è però ancora da mettere a posto nella rosea condizione riguardante la donazione del sangue in Italia. Molti dei centri di trasfusione sangue devono ancora accreditarsi rispetto ai parametri chiesti dall'Unione Europea, che prevedono il rispetto di una serie di caratteristiche e requisiti di sicurezza e qualità. Come spiega Giuliano Grazzini, direttore del Centro Nazionale Sangue: "Le regioni del Sud e in particolare quelle in piano di rientro procedono lentamente. L'obiettivo, da raggiungere entro dicembre 2014, vede Lazio e Campania ancora ai blocchi di partenza". I sistemi sanitari differenti da regione a regione non giovano ed è così che in Friuli Venezia Giulia, in Veneto, in Valle d'Aosta e in Liguria tutti i centri sono già accreditati secondo standard europei, presto lo saranno anche quelli di Emilia Romagna e Toscana. Mentre ancora ci vuole del tempo per il resto delle regioni italiane. Chi può donare. Per iniziare a donare sangue bisogna avere almeno 18 anni e massimo 60, bisogna pesare più di 50 kg ed essere in buone condizioni di salute. Per le donazioni di sangue intero occorre non avere superato i 65 anni di età; per le donazioni di plasma e piastrine il limite è di 60 anni di età, salvo diversa indicazione medica. Chi intende diventare donatore di sangue, deve recarsi presso una sede o un centro di raccolta Avis o un Servizio trasfusionale dell'ospedale della propria città.

PASTA RIPIENA: PULCIONI CON RAGU DI PECORA

E rieccoci con la pasta ripiena per la domenica. Se siete in grado di fare i PULCIONI, bene e brave, verranno sicuramenti più buoni, ma se non siete in grado non disperate. i PULCIONI li trovate facilmente nei negozi specializzati per prodotti regionali.

Ingredienti per 4 persone
400 Gr di pulicioni (tipici ravioli sardi)
400 Gr di carne di pecora
300 Gr di salsa di pomodoro
200 ml di vino bianco 
Olio di oliva 
1 cipolla prezzemolo aglio 
1 peperoncino pecorino sardo sale
PULCIONI CON RAGU DI PECORA

TAGLIATE la carne a dadi e cominciate a farla scottare.
AGGIUNGETE l'aglio, la cipolla e il prezzemolo e fate rosolare per bene. 
VERSATE il vino e fate cuocere per circa 40 minuti.
CONTROLLATE la consistenza della carne, che dovrà rimanere morbida.
UNITE alla carne la salsa di pomodoro e il peperoncino, quindi riprendete la cottura per altri 30 minuti.
REGOLATE di sale.
BUTTATE i pulicioni in abbondante acqua salata portata a ebollizione.
SCOLATELI e conditeli con il ragù.
SERVITE spolverizzando a piacere con il pecorino sardo grattugiato.
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