Il-Trafiletto

15/12/13

"Ho tutti i diritti di picchiarla, lei è mia, l'ho pagata" | Si giustifica così dopo aver selvaggiamente picchiato la moglie.

Cagliari: un indiano di 36 anni, arrestato per aver picchiato la moglie colpevole di essere uscita a portare la figlioletta di un anno e mezzo a fare una passeggiata. "Era nei miei diritti- si è giustificato- "Faccio ciò che voglio, l'ho comprata, lei è mia". L'episodio dopo anni di violenze e soprusi: dal matrimonio era nata una figlia femmina mentre lui voleva un maschio. Arrestato dalla polizia per maltrattamenti in famiglia, adesso si trova ai domiciliari dopo il processo e la condanna a tre anni e sei mesi comminata questa mattina in tribunale a Cagliari. L'uomo è stato bloccato ieri sera alle 18 in via Roma. La moglie ha chiamato in lacrime il 113 dicendo di essere stata picchiata.

polizia di Cagliari
Quando gli agenti l'hanno soccorsa tremava e diceva che il marito l'aveva colpita con schiaffi e pugni e trascinata con forza per i capelli. Ad innescare la lite e la violenza del consorte, il mancato rispetto di un ordine preciso: la donna era uscita di casa senza il permesso dell'uomo. I poliziotti le hanno chiesto i documenti, ma lei non li aveva. Il marito li aveva requisiti e li teneva chiusi, insieme alle chiavi di casa, in una valigetta. Dai successivi accertamenti è emerso che l'episodio di ieri è solo l'ultimo di una lunga serie. I carabinieri, incaricati dalla procura su segnalazione dei servizi sociali, avevano già avviato una serie di verifiche. "Io faccio quello che voglio, ne ho tutti i diritti, me la sono comprata, è mia": l'indiano si è giustificato così dopo la concessione dei domiciliari. Una frase in qualche modo confermata anche dalla moglie, terrorizzata dal coniuge. A quanto pare l'uomo avrebbe fatto vivere alla moglie una vita da incubo con continue botte e pressioni psicologiche. Un inferno che secondo gli investigatori sarebbe legato alla nascita di una figlia femmina, mentre lui pretendeva un maschio. Ma non solo: si starebbe anche valutando l'accusa di inottemperanza agli obblighi familiari e mancanza di sostentamento alimentare. Non si può escludere, quindi, che nei confronti dell'immigrato scattino altri provvedimenti. La vittima dell'aggressione, nonostante accusasse diversi dolori, ha rifiutato di farsi visitare in ospedale perché non aveva il permesso del marito e temeva altre ripercussioni.

Ogni domenica la pasta ripiena: Ravioli con salvia

Vorrei iniziare una serie di ricette, una per ogni domenica, di pasta ripiena. La cucina tradizionale Italiana è ricca di varietà di pasta ripiena. Cercherò di postarvele tutte, rigorosamente una alla volta.

Ingredienti per 4 persone • 220 g di farina • 3 uova • 2 zucchine • 15 foglie di salvia • 120 g di burro • 60 g di parmigiano grattugiato • noce moscata • sale e pepe
Preparazione : Cominciate con l'impastare la farina e le uova, lavorando i due ingredienti fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo. Dividetelo in due parti e tirate l'impasto finché non avrete due fogli di pasta. Infine coprite e lasciate riposare per 30 minuti. Lavate le zucchine e ragliarele a pezzetti. Sbollentatele in acqua salata per 4 minuti.
ravioli con salvia


A cottura ultimata, scolatele bene e srninuzzatele. Condite poi con pepe e noce moscata, amalgamando il tutto.
A questo punto con l'impasto delle zucchine fate dei rnucchietti e sistemateli su uno dei fogli di pasta ottenuti in precedenza a distanza di circa 8 cm l'uno dall'altro. Sovapponete all'impasto l'altro foglio di pasta. Dopo di che tagliate i ravioli, avendo cura di premere bene i bordi di ogni singolo raviolo, per evitare di far uscire il ripieno durante la cottura. Preparate una pentola con abbondante acqua salata e portate a ebollizione. Fate cuocere i ravioli per é-Sminuti, poi scolate. In ultimo, dopo aver fatto sciogliere il burro con la salvia in un tegame, versate il condimento sopra i ravioli insieme a una spolverizzata di parmigiano.

Perchè si dice "menare l'orso a Modena"?


Saltimbanco con orso
Cerco di immaginare un qualche saltimbanco che porta un orso bruno al guinzaglio in giro per paesi e fiere. Uno di quei saltimbanchi con i vestiti coloratissimi, un cappello con i sonaglietti, e tanta energia. A questo mi fa pensare questo adagio. Ma vediamo dove ci conduce.
Menare l'orso a Modena, accingersi a compiere un'impresa difficilissima, quasi impossibile. Quando la Garfagnana apperteneva al ducato di Modena, gli abitanti del posto che volevano sfruttare i boschi dovevano pagare una strana tassa ai loro signori: dovevano catturare un orso e condurlo a Modena vivo. Ora, percorrere un'ottantina di chilometri con una bestia froce al guinzaglio per sentieri impervi e scoscesi, era un'impresa veramente ardua. Ma per necessità o per avidità, la gente affrontava ugualmente l'impari compito.

Sfida o ricatto? Renzi rinuncia al finanziamento se Grillo approva riforma elettorale

Li chiamerei "inciuci al contrario". Sicuramente meglio degli inciuci ufficiali, finalizzati solo al mero interesse personale e al massimo dell'altruismo, al partito. Ma sempre inciuci sono. Renzi vuole fare il "ricatto" a Grillo: "Tu mi voti la riforma e io rinuncio al finanziamento". Ma trovare un accordo per il bene comune? Siamo ancora molto lontani dall'avere politici consapevoli di dover decidere per il popolo Italiano.
Renzi

Nel giorno in cui si insedia ufficialmente alla guida del Pd Matteo Renzi lancia la sua sfida a Beppe Grillo. E lo fa tenendo insieme il tema scottante dei costi della politica e quello delle riforme. Il leader dei 5Stelle ha sostenuto che il decreto Letta è una presa in giro e che per rinunciare ai finanziamenti pubblici basta non prenderli, come fa il suo movimento. E Renzi ci sta. "Grillo mi chiede di rinunciare ai 40 milioni del 2014 del finanziamento? Accetto. Se lui però sottoscrive l'abolizione del bicameralismo, trasformando il Senato in Camera delle Regioni; se è disposto ad eliminare i rimborsi per i consiglieri regionali e a fare una legge elettorale seria per il bipolarismo". Ecco la "sorpresina" che il neo segretario aveva annunciato a Grillo. Non la sola. Perché al governo proporrà "un patto alla tedesca" su un nuovo programma: job act, via la Bossi-Fini e investimenti in cultura e scuola. La nuova Assemblea del partito alla Fiera di Milano proclamerà oggi Renzi segretario del Pd (il quinto in sei anni), a una settimana dalle primarie che ha stravinto.       fonte

Misteriosi suoni della terra, un mistero tutto da indagare

La Terra produce suoni misteriosi, la cui origine è un rompicapo per gli scienziati. Sono suoni strani, alcuni di essi vengono percepiti anche da una ristretta cerchia di persone causando loro gravi fastidi. Le ipotesi sono molte e, con le ipotesi, si fanno largo anche le teorie, ma sono difficili da dimostrare. Cerchiamo di capire di cosa si tratta.  Cominciano col parlare del cosiddetto “Slow Down”. Si tratta di un suono registrato il 19 maggio del 1977 nell’Oceano Pacifico equatoriale. A registrarlo fu la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), degli USA. Al suono venne assegnato tale nome in quanto decresce lentamente in frequenza in circa 7 minuti. Venne rilevato attraverso un idrofono, e fu forte abbastanza da poter essere rilevato in una zona molto ampia, circa 2000 km di raggio dal luogo d’origine. A 16 anni di distanza non si è riusciti ancora a capire quale sia la fonte di questo misterioso suono! La stessa agenzia federale, la NOAA, 20 anni dopo, rilevò una frequenza ultrabassa sottomarina, a cui venne assegnato il nome Bloop.
Segnale Wow, radiotelescopio Big Ear

La zona, più o meno, era la stessa dello Slow Down: a largo della costa sudoccidentale del Sudamerica venne registrato questo misterioso suono che, secondo la descrizione, salì rapidamente in frequenza in circa un minuto e fu talmente forte da essere captato da sensori distanti 5000 km dal punto d’origine. Poco tempo fa, nel 2012, il NOAA ha comunicato che potrebbe aver scoperto l’origine del misterioso suono: probabilmente si trattò di un criosisma, ovvero una sorta di terremoto scatenato dalla rottura di un iceberg. I ricercatori registrarono altri rumori prodotti da un criosisma nel mar di Scozia ed in esso riscontrarono lati in comune con il Bloop. Vi ricordate di Hum, il fastidioso brusio che infastidisce diverse parti del mondo da moltissimi anni? Si tratta del suono più misterioso di tutti, data la sua ripetitività, il suo “raggio d’azione”, e il suo perpetuarsi nel tempo. La regione prediletta da Hum è Taos, nel Nuovo Messico. Questo suono viene percepito solo da una piccola parte della popolazione. A quanto pare, questo suono sarebbe talmente fastidioso da causare gravi conseguenze a diverse persone, come per esempio emicrania, ansia, ed altri effetti collaterali. Da moltissimi anni sono in corso diverse indagini per capire da cosa sia provocato questo misterioso ronzio, ma senza alcun minimo risultato positivo. Esistono diverse ipotesi, ma nessuna prova concreta. Di cosa si tratta? Era il 15 agosto del 1977, quando il radiotelescopio Big Ear della Ohio State University stava ascoltando il fruscio dei segnali radio naturali provenienti dallo spazio. Ad un certo punto, l’astronomo Jerry Ehman, mentre sfogliava i tabulati prodotti dal radiotelescopio, segnò con la penna rossa una serie di dati, e ci scrisse accanto la parola “Wow!”. Come mai? Si trattava di un segnale prodotto artificialmente proveniente dallo spazio profondo. Inoltre, tutte le caratteristiche del segnale fecero pensare che non si trattasse di qualcosa di terrestre. Purtroppo non è stato possibile captare nuovamente quel messaggio. Da dove e da chi proveniva? Spazio alle idee.
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