Il-Trafiletto
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18/02/14

Oggi passerà molto vicino alla terra l'asteroide 2013 XH22

Un asteroide, grande come tre campi di calcio, sfreccera' a mezzogiorno (ora italiana) vicino alla Terra. L'asteroide viaggia alla velocita' di 43mila chilometri/ora. 


Il 15 febbraio 2013 un asteroide esplose sopra Chelyabinsk in Russia, ferendo 1200 persone a causa delle finestre andate in pezzi e del danneggiamento di alcuni edifici. Il tragitto dell'asteroide e' continuamente monitorato dai centri telescopici.

Raggiungera’ la distanza minima dalla Terra alle 12,57 (ora italiana), ma il passaggio ravvicinato non si annuncia affatto come una minaccia. ”Avverra’ a circa 745.000 chilometri dal nostro pianeta e non comporta quindi alcun rischio, cosi’ come era stato per l’asteroide 2013 XY8, che si era avvicinato alla Terra l’11 dicembre”, ha detto l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope e curatore scientifico del Planetario di Roma: "L’asteroide 2013 XH22 ha un diametro stimato sui 20 metri. E’ quindi piu’ piccolo e distante rispetto all’asteroide che lo ha appena preceduto. Osservarlo non sara’ facile: ”sara’ alquanto debole, mai piu’ brillante della magnitudine 16.8”, rileva Masi. Per osservarlo, quindi, e’ necessario un grande telescopio e si potra’ fotografare con strumenti di almeno 15/20 centimetri di apertura. A rendere il tutto piu’ difficile, infine, contribuira’ anche la Luna piena".

22/11/13

La ricostruzione virtuale di un lampo gamma | Video

Ricostruire virtualmente un lampo gamma, registrato il 27 aprile scorso da diversi telescopi spaziali e a terra. Il più violento e il più lungo mai osservato, con una potenza di 94 GeV (gigaelettronvolt, miliardi di elettronvolt), quaranta miliardi di volte l'energia della radiazione luminosa, per 20 ore consecutive. I telescopi spaziali Femri, Swift e NuStar hanno inviato i dati a terra ed è subito partita la caccia al "urlo" di questo buco nero, originato dalla fine di una stella a 3,8 miliardi di anni luce da noi.
Raggio Gamma
L'enorme esplosione viene originata dal collasso della stella, che rilascia una quantità immane di energia. Questi lampi sono frequenti nell'universo ma rari da osservare, soprattutto alla luce visibile. La notevole mole di dati derivati dalle osservazioni di questo fenomeno ha dato il via una serie di studi, quattro articoli pubblicati oggi sulle riviste Science online e The Astrophysical Journal al quale hanno collaborato anche studiosi italiani dell'Inaf. Alessandro Maselli, post-doc dell’IASF di Palermo è il primo autore dello studio su Science coordinato dal team italiano di Swift.

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