Il-Trafiletto
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09/02/14

Anche quest’anno polemiche sul Festival di Sanremo. Uno spot sotto accusa.

Anche quest’anno il Festival della canzone italiana di Sanremo non è esente dalle polemiche più disparate. Questa volta oltre a quelle di routine il Festival è accompagnato da una denuncia all’Agcom che parte direttamente dalla sede leccese dello “Sportello dei diritti”. Sotto accusa è il primo spot pubblicitario della manifestazione canora. I due presentatori del programma Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, sulle note della canzone “Se mi lasci non vale” iniziano un tira e molla nel quale la comica inscena il suo allontanamento dal fianco del presentatore, mentre Fazio la tira per un braccio nel tentativo di farla ritornare sui suoi passi. Fin qui nulla di strambo se non fosse per il finale dove, a furia di andare avanti con il tira e molla l’attrice esce di scena lasciando in mano al presentatore un braccio artificiale. La scenetta non ha divertito affatto i portatori di handicap e in particolare coloro che sono costretti a vivere con delle protesi. Lo spot si è quindi guadagnato l'etichetta di politicamente scorretto, oltre che di messa in scena dal cattivo gusto e dalla scarsa sensibilità nei confronti di chi vive con un handicap fisico. Il primo ad appoggiare la loro causa è stato Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei diritti” di Lecce che si è unito al coro di telespettatori disturbati e allibiti dall’epilogo dello spot. “Ancora una volta, siamo costretti a denunciare il cattivo gusto cui ci abitua quello che dovrebbe essere il servizio pubblico, che è tanto più squalificante se si pensa che riguarda una tra gli appuntamenti televisivi più attesi ogni anno” si legge in una nota dell’associazione che tutela cittadini e consumatori. E’ stata immediatamente richiesta la rimozione dello spot incriminato dalla scaletta dei programmi della RAI. Non va certo meglio in rete dove anche il popolo del web ha bocciato severamente la scenetta della coppia Fazio-Littizzetto: “Mancanza di tatto”, “Vergognoso”, “Cosa c’entra con la musica?”, “Che spettacolo penoso”. Ed infatti a pochi giorni di distanza sembrerebbe che la pubblicità in questione sia sparita dai teleschermi, sostituita da un altro spot questa volta in apparenza più “politically correct.

08/12/13

Occhi in stampa 3D! Prossima frontiera ad “occhi aperti”.

La prossima frontiera in “vista” è tutta nella collaborazione tra stampa 3D e medicina rigenerativa! A dare seguito a quello dell’orecchio bionico (vedi Galileo: Un orecchio bionico stampabile), oggi si possono realizzare infatti anche gli occhi artificiali. A realizzare questo procedimento è la Fripp Design and Research, un’azienda britannica conosciuta per le sue modernissime ed avveniristiche protesi facciali, in collaborazione con la Manchester Metropolitan University. Con questo nuovo metodo, assicurano che sarà possibile stampare 150 protesi oculari in circa un'ora di lavoro, e a prezzi notevolmente ridotti rispetto a quelli delle protesi tradizionali: un occhio artificiale normale costa infatti circa 3000 sterline (circa 3500 euro), mentre il prezzo di quelli della Fripp Design dovrebbe essere inferiore alle 100 sterline(120 euro). In base a quanto riferisce l'azienda, il progetto dovrebbe essere nelle ultime fasi di sviluppo prima di lanciarlo definitivamente.
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Protesi oculari in 3D
Le protesi oculari tradizionali sono realizzate e dipinte a mano, con tempi di attesa molto lunghi che si aggirano intorno ai due mesi. Con questo nuovo metodo si realizza invece un'immagine digitale dell'occhio, da cui viene poi stampato un modello 3D utilizzando una resina artificiale, riducendo in tal modo i tempo di lavorazione, e assicurando al contempo che non ci siano imperfezioni nel prodotto finale. Gli occhi stampabili saranno disponibili in tre diverse taglie, e anche se vengono prodotti in lotti, la Fripp Design assicura che nessun dettaglio sarà ignorato: dalla definizione dell’iride fino ai più piccoli vasi sanguigni, al colore, che sarà il più vicino possibile a quello originario del paziente.

La collaborazione tra la Fripp Design and Research e la Manchester Metropolitan University è cominciata nel 2010, con lo scopo di sviluppare nuove tecnologie per migliorare l'accessibilità delle protesi a livello globale. E l'obbiettivo sembra raggiunto, visto che molti paesi emergenti (come ad esempio l’India) hanno già espresso interesse per le protesi oculari stampabili. Ma il progresso non si ferma qui: come spiega The Guardian, la Fripp Design and Research starebbe ora lavorando a un intero range di protesi facciali, stampabili in 3D velocemente e a prezzi ridotti a partire da una scansione estremamente dettagliata del viso del paziente.

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