Il-Trafiletto
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16/05/14

Girasole erba massima

HELIANTHUS ANUUS Per diabete, colesterolo, fegato 

E' un fiore che ha origini antiche: nell'America settentrionale sono stati trovati resti di questo fiore che risalgono a tremila anni prima di Cristo. Gli Indiani d'America lo consideravano una pianta sacra in quanto consentiva all'uomo di farne molteplici usi. In Perù è l'emblema del Dio Sole. È proprio da questo paese, agli inizi del XVI secolo, che il girasole venne per la prima volta importato in Europa dove e per lungo tempo venne usata come pianta ornamentale nei giardini e nei parchi grazie alla particolare caratteristica dei suoi fiori di ruotare sul proprio asse volgendosi al sole, il girasole fu apprezzato dal Re Luigi XVI, il Re Sole, e durante l'età vittoriana, in Gran Bretagna, venne disegnato su stoffe, inciso nel legno, forgiato nei metalli. 

Oscar Wilde, inoltre, volle il girasole come simbolo del movimento estetico che lui stesso aveva fondato. In Italia, poeti come Eugenio Montale e Gabriele D'Annunzio hanno elogiato questo fiore nei propri versi. Nelle opere di Van Gogh la presenza del fiore è ricorrente e comunica spesso allegria e orgoglio. Fino al XIX secolo gli scienziati non conoscevano le sue straordinarie proprietà nutritive e medicinali. Tuttavia gli abitanti del Messico precolombiano usavano già i semi tostati di girasole come cibo. il suo nome, Helianthus anuus, deriva dal greco èlios (sole) e anthos (fiore). Appartiene alla famiglia delle Composite, è una pianta annuale che può raggiungere addirittura 2 m di altezza. il grande disco fiorale in realtà è un capolino formato da numerosi, piccoli fiori.

immagine presa dal web
Oggi viene coltivato in tutto il mondo. I nomi comuni sono: fiore di S. Marco, corona di Giove, edizia, erba massima. Del girasole si utilizzano i fiori, gli steli teneri e i semi. I fiori contengono un glucoside flavonoide (quercimeritrina), oltre alla istidina e ad altre sostenze in percentuali minori. In Messico si usano i fiori e gli steli teneri come balsamici ed espettoranti, contro il catarro bronchiale e le malattie respiratorie. Dai semi si estrae un olio di gran valore nutritivo, ricco di acidi grassi insaturi (specialmente acido linoleico) e di vitamine E, A e B. l'olio di girasole è consigliato soprattutto in caso di arteriosclerosi in quanto riduce il livello di colesterolo nel sangue, in caso di diabete, di malattie del fegato e di alcune malattie della pelle (eczemi e foruncolosi).

PREPARAZIONE E USO Il girasole non presenta nessuna controindicazione alle dosi terapeutiche normali eccetto ipersensibilità individuale; infatti il contatto con il fiore può provocare reazioni allergiche.
Infuso: lasciare in infusione 100g di fiori e foglie in un litro di acqua bollente per almeno 10 minuti. Con il liquido ottenuto applicare degli impacchi sulla zona della pelle interessata dall'infiammazione o fare dei lavaggi più volte al giorno. Lo stesso infuso può può essere utilizzato per uso interno: prenderne tre o quattro tazze al giorno.
Se la chioma appare spenta e inaridita, miscelate in una ciotola 2 cucchiai di olio d'oliva, 2 cucchiai di olio di mandorle e 2 di olio di semi di girasole. Per rendere profumata la miscela, aggiungete 2 gocce di olio essenziale di lavanda. Stendete l'impacco su tutta la lunghezza dei capelli. Lasciate agire almeno 1 ora prima del consueto lavaggio. Ripetete questo trattamento due volte la settimana.

21/04/14

Echinacea, un grazie ai Pellerossa

Echinacea, un grazie ai Pellerossa Il suo nome deriva dal termine greco echinos, riccio. E si riferisce al cono spinoso centrale dei suoi fiori. Questa pianta erbacea perenne, universalmente riconosciuta e apprezzata, appartiene alla famiglia delle Asteraceae ed è originaria delle praterie dell'America del nordest. 

Echinacea

Ne esistono parecchie varietà, ma le più conosciute e utilizzate sono sostanzialmente tre: purpurea, angustifolia e pallida" I fusti cavi raggiungono il metro di altezza; le foglie sono allungate, strette e ricoperte da peluria; i fiori, colar malva, che crescono all'estremità dei fusti, sono molto vistosi. L'uso medicinale della pianta si deve agli indiani del Nord America che "Impiegavano la radice dell'echinacea per curare molti disturbi della pelle: dalle piaghe normali a quelle causate da decubito, dalle ferite a foruncoli e acne fino alla cura dei geloni" I Comanches la utilizzavano come rimedio contro il mal di denti e le affezioni della gola" Ma era soprattutto usata contro "il morso dei serpenti Oggi l'echinacea è una delle piante su cui è stato compiuto il maggior numero di studi scientifici, dopo che l'uso empirico ne aveva messo in luce la sua straordinaria efficacia sia a livello locale, in quanto ritarda la diffusione delle infezioni, sia a livello generale, perché aumenta le resistenze dell'organismo" Le proprietà fondamentali dell'echinacea sono: Immunostimolante, aumenta "I meccanismi di difesa attraverso una maggiore produzione di anticorpi e l'aumento del numero dei leucociti (glubuli bianchi) nel sangue, che provoca la distruzione dei microrgansrni; antinfiammatoria, particolarmente nel cavo orale, perché inibisce la diffusione della carica batterica soprattutto nei tessuti molli, e grazie all'echinacina, un polisaccaride, favorisce la cicatrizzazione delle ferite; antitossica, stimola nel fegato e nei reni i processi di disintossicazione, grazie ai quali si neutralizzano ed eliminano le sostanze tossiche o estranee che circolano nel sangue" l'azione antivirale è specfica contro il virus dell'influenza, quelli responsabili dell'herpes e delle stomatiti vescicolari. È indicata quindi In caso di malattie "Infettive infantili, sinusite, tonsillite e malattie respiratorie acute e croniche" Si consiglia in caso di ascessi, ferite o ustioni, follicolite, ulcere, psoriasi dermatite ed eczerni. Nelle malattie prostatiche decongestiona la ghiandola prostatica ed evita le frequenti infezioni umane.

PREPARAZIONE E USO MEGLIO CON L'AIUTO DEL MEDICO 
Se ne sconsiglia l'impiego in caso di allergia accertata nei confronti delle Asteraceae. L'uso interno e intramuscolare è sconsgliato nelle malattie sistemiche progressive quali collogenopatie, leucosi, sclerosi multipla, tubercolosi, aids e altre malattie auto immuni L'uso a scopo preventivo e curativo deve essere stabilito dal medico.
Infuso per uso interno: mezzo cucchiaino da tè (circa l g) per ogni tazza d'acqua bollente; filtrare dopo circa l0 minuti. Bere da 3 a 5 tazze al giorno tra ipasti. Impacchi e lozioni per uso esterno: 30-50 g di radice tritata in l litro d'acqua. Per prevenire il mal di gola: 50 gocce al mattino di estratto fluido a digiuno; associarlo al complesso di oligoelementi rame-oro-argento. Normalmente l'echinacea è disponibile sotto forma di estratto, liquido, tintura, capsule, ecc In questi casi si devono seguire le istruzioni allegate al medicinale.

03/02/14

Coppia di indiani trasporta in trolley il cadavere della coinquilina iraniana | Arrestati

Una coppia di indiani ha trascinato per Milano, Lecco e Venezia il cadavere della coinquilina iraniana dentro un trolley. Arrestati con l'accusa di omicidio sostengono di non averla uccisa, ma solo di aver tentato di nascondere il cadavere.

Non un omicidio, ma una stupidaggine, commessa perche' avevano perso la testa. I due indiani accusati per la morte una 29enne iraniana studentessa all'accademia di Belle Arti di Brera hanno ammesso di aver cercato di nascondere il cadavere di Mahtab Savoji, ma non di averla uccisa. I due - 30 e 28 anni - immigrati regolari e residenti da anni in Italia, lavoravano entrambi in un albergo come cameriera e barman, e formavano una coppia nella vita. Sostengono di aver trovato la ragazza gia' morta nella giornata di lunedi' 27 e raccontano di aver perso la testa, decidendo di nascondere il cadavere in un trolley e trasportarlo in treno fino a Lecco, ma qui si sarebbero resi conto dell'impossibilita' di disfarsene.
Mahtab Savoji

Rientrati a Milano, i due sono saliti su un altro treno che li ha portati a Venezia, dove hanno abbandonato il corpo della studentessa nelle acque del Lido. Sulla base delle prove accumulate dalla Squadra Mobile di Milano in collaborazione con la mobile di Venezia, il pm di Milano Grazia Pradella ha disposto per entrambi il fermo con l'accusa di omicidio aggravato e occultamento di cadavere. Secondo i primi rilievi effettuati sul cadavere, Mahtab Savoji sarebbe stata strangolata nel pomeriggio di lunedi' 27 gennaio. Il corpo, nudo, era stato ritrovato a Venezia nella notte tra lunedi' e martedi', ma non presentava segni evidenti di violenza, ed era stato riconosciuto grazie alle impronte digitali. Gli uomini della Squadra mobile hanno iniziato a indagare sulle frequentazioni della vittima e grazie alla collaborazione dei colleghi di Venezia, e alle immagini riprese da alcune telecamere di sicurezza, sono riusciti a collocare con sicurezza i due cittadini indiani poco distante dal Lido alcune ore prima del ritrovamento del cadavere. I due avevano la "valigia dell'orrore" che avrebbero trascinato in giro tra Milano, Lecco e Venezia per tutto il pomeriggio e la serata di lunedi' 27 gennaio. Resta da chiarire il movente: gli investigatori non escludono quello sessuale, al pari di altri. La studentessa condivideva la stessa stanza con i suoi assassini fin dallo scorso novembre, ma nelle ultime settimane avrebbe manifestato l'intenzione di lasciare l'appartamento di via Pericle. Secondo alcune ipotesi trapelate da ambienti investigativi, l'uomo indiano potrebbe aver tentato un approccio sessuale con la vittima.     fonte AGI
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