Il-Trafiletto
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14/02/14

Trovata morta nel suo garage la ministra olandese che introdusse l'eutanasia

Un caso dalle forti tinte gialle. I'ex ministro della salute olandese è stata trovata morta nel suo garage. Promotrice della legge sulla eutanasia, Els Borst, non è chiaro se sia stata uccisa per un furto oppure per un'azione estrema contro l'eutanasia.


Inizialmente, non era parso neanche un’omicidio. Il cadavere di Els, 81 anni, era stato trovato da alcuni amici dietro l’auto, in un lago di sangue. Si era pensato a un malore, le ferite erano compatibili con una caduta accidentale. Gli accertamenti degli investigatori hanno però accertato che la donna era stata uccisa.

La notizia ora è in apertura di tutti i tg olandesi. I medici hanno concluso che le ferite trovate sul corpo hanno portato alla morte Els Borst. Sono addirittura 30 i detective che dovranno fare luce sulle modalità e sul movente dell’omicidio: una colluttazione con un ladro scoperto nel garage? Il gesto deliberato di un fanatico? L’unica cosa che pare certa è l’ora della morte: domenica pomeriggio.
Els Boret
Si stanno quindi interrogando tutte le persone che hanno avuto contatti con l’81enne domenica mattina. L’ex ministro, in quelle ore, era stata a una manifestazione politica ad Amsterdam, organizzata da D66, il partito dei democratici olandesi a cui la donna era iscritta. Grazie a Els Borst, dal 2002 si può staccare la spina a un malato terminale se almeno due medici hanno dato l’ok. Els Borst aveva 81 anni, era un medico, fu ministro della Salute olandese dal 1994 al 2002 e per due volte vicepremier con i Governi del laburista Kok. Faceva parte del partito Democrats 66, liberale, aderente all'Alde a livello europeo. Oggi i Democrats 66 sono all'opposizione del Governo Rutte. Nel 2012 in Olanda 4mila persone hanno scelto la morte per eutanasia.                                                 fonte (AGI)

In Belgio legalizzata l'eutanasia per i bambini | E' il primo paese al mondo ad aver approvato un tale provvedimento

Mentre l'Italia ancora si dibatte sul tema dell'eutanasia e solo quando alla ribalta della cronaca approdano casi eclatanti, il cattolico Belgio a distanza di dodici anni dal via libera dell'eutanasia per gli adulti, è il primo paese al mondo ad aver legalizzato l'eutanasia nei bambini malati terminali, senza limiti di età. 
Bambino malato
Il Parlamento di Bruxelles ha approvato con una larghissima maggioranza (86 si' e 44 no e 12 astenuti) il provvedimento. La norma e' passata nonostante la feroce opposizione della chiesa cattolica,  della comunita' ebraica e dei musulmani, forte del sostegno del 73% dei belgi. La legge prevede la possibilita' dell'eutanasia a quei bambini "che versano in una condizione medica senza speranze e", che vivono in uno stato, "di costante ed insopportabile sofferenza che non puo' essere alleviato e che porterebbe (il minore comunque) alla morte nel breve periodo". Il bambino richiedente però, deve essere "cosciente" e deve essere stata attestata la sua "capacità di discernimento". E' prevista la necessita' del via libera di dottori e psichiatra e l'autorizzazione dei genitori. La materia, ovviamente sensibilissima, ha spaccato i partiti politici a tre mesi dalle elezioni europee. Da una parte i Cristiano Democratici schierati contro, sul fronte opposto, schierati con il si', Socialisti, Liberali e Verdi. I capigruppo, anche quello della maggioranza cristiano democratica, hanno pero' lasciato liberta' di voto ai singoli parlamentari essendo una materia in cui la disciplina di partito non poteva essere invocata. I critici sostengono che la norma non risolve i problemi e lascia irrisolte possibili contraddizioni che si potrebbero aprire nel caso che i genitori abbiano non concordino con la scelta del figlio. Nel solo 2012 in Belgio si sono registrati 1.432 casi di eutanasia (pari al 2% di tutti i decessi) un aumento del 25% rispetto all'anno prima.
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