Mentre l'Italia ancora si dibatte sul tema dell'
eutanasia e solo quando alla ribalta della cronaca approdano casi eclatanti, il cattolico Belgio a distanza di dodici anni dal via libera dell'eutanasia per gli adulti, è il primo paese al mondo ad aver legalizzato l'eutanasia nei
bambini malati terminali, senza limiti di età.
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Bambino malato |
Il Parlamento di
Bruxelles ha approvato con una larghissima maggioranza (86 si' e 44 no e 12 astenuti) il provvedimento.
La norma e' passata nonostante la feroce opposizione della
chiesa cattolica, della
comunita' ebraica e dei
musulmani, forte del sostegno del 73% dei belgi.
La legge prevede la possibilita' dell'eutanasia a quei bambini "che versano in una condizione medica
senza speranze e", che vivono in uno stato, "di costante ed insopportabile
sofferenza che non puo' essere alleviato e che porterebbe (il minore comunque) alla
morte nel breve periodo". Il bambino richiedente però, deve essere "
cosciente" e deve essere stata attestata la sua "capacità di
discernimento". E' prevista la necessita' del via libera di dottori e psichiatra e l'autorizzazione dei genitori.
La materia, ovviamente sensibilissima, ha spaccato i
partiti politici a tre mesi dalle elezioni europee. Da una parte i Cristiano Democratici schierati contro, sul fronte opposto, schierati con il si', Socialisti, Liberali e Verdi. I capigruppo, anche quello della maggioranza cristiano democratica, hanno pero' lasciato liberta' di voto ai singoli parlamentari essendo una materia in cui la disciplina di partito non poteva essere invocata. I critici sostengono che la norma non risolve i problemi e lascia irrisolte possibili contraddizioni che si potrebbero aprire nel caso che i genitori abbiano non concordino con la scelta del figlio.
Nel solo 2012 in Belgio si sono registrati 1.432 casi di eutanasia (pari al 2% di tutti i decessi) un aumento del 25% rispetto all'anno prima.