Il-Trafiletto
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12/05/14

Il cardo ha del fegato

Il cardo mariano è una robusta pianta erbacea, simile a quella del carciofo, originaria dei paesi del bacino mediterraneo, e oggi in realtà prevalentemente coltivata a scopo farmaceutico e cosmetico.      

A differenza del carciofo, la parte oggi utilizzata è rappresentata dai frutti, impropriamente chiamati "semi". Le foglie tuttavia esercitano azione tonica, di stimolazione gastrica e diuretica, per cui possono essere associate ai semi nelle preparazioni. I frutti del cardo mariano contengono una particolare sostanza che prende il nome di silimarina. Essa stimola la rigenerazione delle cellule del fegato danneggiate da sostanze tossiche come, alcol etilico e tetracloruro di carbonio. La silimarina stimola la sintesi delle proteine nelle cellule epatiche ed esercita anche un'importante azione antinfiammatoria sul mesenchima (tessuto fibroso di sostegno) del fegato. Il cardo mariano è indicato in caso di una degenerazione grassa del fegato causata sia dall'alcol sia da altre sostanze tossiche; di un'infiammazione del fegato causata dall'assunsione di farmaci; da intossicazioni causate da sostanze particolarmente tossiche per il fegato; di epatite virale acuta, epatite cronica, epatite alcolica (infiammazione del fegato da consumo di bevande alcoliche). La silimarina è in grado di stimolare la rigenerazione delle cellule epatiche, mentre risulta inefficace per le cellule che sono andate incontro a modificazioni irreversibili (necrosi o morte). Le sue proprietà antiossidanti ne hanno suggerito l'uso anche nelle terapie dermatologiche e in campo cosmetologico. In commercio infatti si possono trovare creme contro l'invecchiamento della pelle, per favorire i processi di guarigione e nel trattamento di eritemi, bruciature, dermatiti e psoriasi. I frutti del cardo mariano e, in misura minore le foglie e le radici, contengono anche altre sostanze attive (amine biogene, olio essenziale, albuminoidi e tannino), che potrebbero essere alla base dell'azione regolatrice del sistema neurovegetativo, deputato al controllo del tono dei vasi sanguigni. La pianta perciò si usa con successo in caso di emicrania e nevralgia; esaurimento e astenia (affaticamento); cinetosi (nausea e vomito durante i viaggi; reazioni allergiche come febbre da fieno, orticaria e asma.

PREPARAZIONE E USO
immagine presa dal web
Il cardo mariano va usato con cautela nei soggetti ipertesi dato la presenza di tiramino. 
Infuso: un cucchiaino di frutti triturati in acqua bollente per 70-75 minuti; 3-4 tozze 01 giorno, mezz'ora prima dei pasti e prima di coricarsi o 30 gocce di TM., 3 volte al giorno. Associato ad alburno di tiglio, assicura rapidamente uno normalizzazione dei parametri epatici. In caso di nausea e vomito durante i viaggi: prendere una tazza di tisana prima di partire. Nei disturbi cronici evitare la tintura alcolica e sostituirla con le capsule di estratto secco. Tra le varie specie di cardi ce n'è uno che entra in cucina, la Cynara Cardunculus, popolarissimo in Piemonte dove è protagonista della "bagna cauda". Il cardo si cucina in vari modi: brasato, stufato, impanato a mo' di cotoletta vegetale o nella classica versione piemontese. Risulta sempre delizioso.

30/10/13

Il latte d'oro, come usare la curcuma e beneficiare delle sue straordinarie qualità

Mi piacciono le spezie e i cibi speziati, e sono sempre alla ricerca di queste preziose polveri o foglioline per arrichire i piatti, ma anche perchè esse sono ricche di proprietà che possono aiutarci a stare meglio se sapute usare con intelligenza. Ho scoperto la curcuma quasi per caso, un giorno in cui, entrata nella mia erboristeria di fiducia, attendevo il mio turno sbirciando curiosa fra gli scaffali. Fatene il vostro elisir.
Curcuma

La curcuma è una pianta erbacea dal colore giallo-ocra originaria dell'India paese che conosce i benefici da più di 5mila anni. Sin dall'antichità è conosciuta infatti non solo come spezia, ma anche come colorante e antinfiammatorio.
Denominata anche zafferano delle Indie essa ha lunghe foglie di forma ovale che accolgono dei particolari fiori raccolti in spighe, da questi si estraggono i rizomi che prima di essere utilizzati vengono fatti bollire ed essiccare e poi schiacciati con dei particolari attrezzi che danno vita alla nostra "polvere magica". E non è solo un modo di dire, perchè la curcuma ha delle potenzialità incredibili
Una delle proprietà più sorprendenti della curcuma è l'effetto antitumorale. Questa preziosa pianta, infatti, contrasta l'insorgere della leucemia e di ben otto tipi di tumore che colpiscono colon, prostata, bocca, polmoni, fegato, pelle, reni e mammelle. La validità di questa teoria che viene tramandata da secoli dalla tradizione popolare è confermata da nuove teorie mediche e da un dato reale (ma basta fare delle ricerche e troverete che studi clinici condotti in America confermano queste affermazioni).
La curcuma ha inoltre delle eccezionali qualità antiossidanti, perché in grado di trasformare i radicali liberi in sostanze innocue per il nostro organismo. Di conseguenza, è in grado di rallentare l'invecchiamento cellulare.
Oltre a combattere l'invecchiamento e l'insorgere di tumori, la curcuma ha notevoli proprietà cicatrizzanti, l'applicazione dei rizomi di curcuma su ferite, scottature, punture d'insetto e dermatiti dona sollievo immediato e velocizza il processo di guarigione.
Per quanto riguarda le più importanti proprietà farmacologiche, vanno sicuramente menzionate quelle coleretiche-colagoghe, che favoriscono la produzione della bile e il suo naturale deflusso nell'intestino. Il consumo di curcuma migliora il funzionamento di stomaco e intestino e per di più aiuta a combattere il colesterolo, poiché facilita lo smaltimento dei grassi in eccesso. Per tutti gli amanti dei rimedi naturali c'è un'altra buona notizia: odiate antinfiammatori, antisettici e antidolorifici? Niente paura, mettete da parte i farmaci, madre natura ci viene incontro: la curcuma è uno dei rimedi naturali più potenti in circolazione contro i dolori articolari e l'influenza.
Come utilizzare la curcuma
La curcuma si presenta come un ottimo insaporitore delle nostre pietanze, poiché ha un gusto molto fresco e delicato. La dose giornaliera consigliata ammonta a due cucchiaini da caffè, potete assumerla come spezia a fine cottura dei cibi, ma anche per insaporire salse, yogurt e formaggi freschi. Per facilitarne l'assorbimento e per potenziare la sua efficacia potete abbinarla anche al tè verde, al pepe nero e all'olio d'oliva.
Controindicazioni
Consumare la curcuma regolarmente fa bene, ma attenzione a non esagerare con le dosi, assumere troppa curcuma potrebbe essere deleterio per l'organismo!
Le persone che soffrono di calcoli biliari devono astenersi dal consumo di curcuma e curry perché queste spezie potrebbero peggiorare il decorso della malattia.
Combattere i problemi alle articolazioni con una bevanda a base di curcuma: il Golden Milk
Assumere quotidianamente curcuma migliora l'elasticità del corpo e combatte i problemi alle articolazioni. Partendo dalla curcuma si può preparare una buonissima bevanda chiamata Golden Milk o Latte d'oro
E' particolarmente indicato  per tutti coloro che hanno problemi alle articolazioni o alle giunture ed è ottima per la colonna vertebrale dato che lubrifica, aiuta a rompere i depositi di calcio, riduce eventuali infiammazioni e contribuisce a rimuovere le tossine.
Si tratta di una bevanda dal colore acceso e dal sapore delizioso, realizzata con pochi ma salutari ingredienti. Vediamo quali:

1) ¼ di tazza di curcuma

2) ½ tazza d’acqua

3) 1 tazza di latte (anche vegetale)

4) 1 cucchiaino di olio di mandorle

5) Miele

La preparazione è molto semplice:

Bollite l’acqua insieme alla curcuma mescolando lentamente fino a che il composto non si asciuga e diviene un pochino più denso. Una volta pronta, la miscela può essere conservata in frigorifero e utilizzata per 40 giorni. Per ogni tazza di Latte d’oro che si vuole preparare è necessario mescolare ¼ di cucchiaino del composto realizzato con la curcuma in una tazza di latte aggiungendo poi un cucchiaino di olio di mandorle dolci (mi raccomando quello per uso alimentare!). Si riscalda a piacimento e infine si aggiunge il miele, in quantità variabile a seconda dei gusti. Se volete far diventare questa bevanda ancora più gustosa, frullatela! Diventerà così bella spumeggiante e potrete poi spolverarla con un po’ di cannella.
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