Il-Trafiletto
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29/01/17

Cosa bisogna sapere sul bollo auto: come quando pagarlo

Il bollo auto è una delle tasse a maggior rischio di sanzioni, per quanto non elevate: è infatti molto facile dimenticarselo visto che il pagamento non segue, come ad esempio capita per l’Irpef o il canone Rai, una sola data, ma dipende da quando e dove è stato acquistato il veicolo, sia esso un motoveicolo, un autoveicolo o un ciclomotore. 


In quanto tassa di possesso, il bollo riguarda il proprietario del veicolo, secondo quanto risulta dal Pra.

Chi acquista un’auto nuova a marzo, per fare un esempio, deve pagare il primo bollo entro la fine del mese di immatricolazione.
C’è però un’eccezione, cioè quando l’acquisto avviene negli ultimi 10 giorni del mese: in questo caso c’è la possibilità di pagare il bollo entro la fine del mese successivo.

Il bollo, però, riguarda sempre nella sua interezza anche il mese in cui si è effettuato l’acquisto, perciò per un’auto acquistata il 25 marzo il primo bollo può essere pagato entro la fine di aprile, ma comprendendo anche il mese di marzo.

Per i bolli successivi ci sono delle proroghe e delle scadenze fisse che dipendono dalla regione di riferimento, e che vanno approfondite a seconda del luogo in cui è registrata l’auto.

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22/10/14

Bollo auto: nessun pagamento per 3 o 5 anni la proposta di legge

Il disegno della legge delega, riguardante la revisione del Codice della strada e l'esenzione bollo auto per 3 o 5 anni, potrebbero ottenere il benestare della Camera.


Il 14 settembre, in base a quanto è stato reso noto dallo stesso ministro Capezzone, la commissione ha abrogato l’annullamento del pagamento del bollo auto per i primi 3 anni nel caso i tratti di una nuova immatricolazione, esenzione che salirebbe a 5 anni se l'auto nuova è dotata di motore a gas o sia un'ibrida. Ma il Progetto di legge dovrebbe tornare in commissione Finanze, dopo i rilievi della Ragioneria generale dello Stato
3 o 5 anni di esenzione del bollo auto
questa la proposta di legge
avanzata dal Ministro Capezzone

Deducibilità per auto aziendali.
L'idea di legge include pure il ritorno della deducibilità al 40% per quel che concerne le auto aziendali, per l'occasione in versione “green”, e l’annullamento dell’imposta provinciale di trascrizione sulle auto di nuova immatricolazione. Ogni cosa appena descritta nel dettaglio: “più inquini, più paghi”, dal momento che, dopo avere terminato il bonus di 3 anni, il bollo sarebbe calcolato non secondo la potenza, ma le emissioni. Appare evidente che la strada è ancora lunga.

Il contenuto, che ancora deve avere il parere delle commissioni Affari Costituzionali, Bilancio, Ambiente, Trasporti, Attività Produttive e della Commissione parlamentare per le questioni regionali (ed in caso acquisire le relative indicazioni), bisognerà poi trovare il consenso dall’aula della Camera e del Senato.

Insomma, la strada non è lunga, è di più. Capezzone provvederà ad incontrare i rappresentanti della filiera automotive nel fine settimana a Palermo in un convegno organizzato da Missione Mobilità.


08/10/14

Sospendere il bollo auto per tre anni: un primo si alla Camera Finanze

Un primo si alla proposta di Capezzone, presidente della commissione Finanze della Camera: non pagare il bollo auto per i primi tre anni


E' il sogno degli italiani non pagare la tassa di circolazione, che per amor di verità molti non pagano, lo certifica un ammanco nelle entrate dello Stato di circa 850 milioni l'anno. La proposta è di non pagare il bollo per i primi tre anni sulle auto appena immatricolate, per poi crescere con l'aumentare delle emissioni. «Si è compiuto in Commissione Finanze un primo passaggio, a suo modo storico», ha annunciato ieri con enfasi il presidente Daniele Capezzone.

Un primo passo «relativo a una mia proposta di progressivo superamento del bollo auto, tassa tra le più odiate dai contribuenti italiani, speriamo che vi sia una immediata calendarizzazione in Aula, già prima della sessione di bilancio». In sintesi, con la proposta Capezzone, chi acquista un’auto nuova non paga il bollo auto per tre anni (5 anni, in caso di auto green). Dopo ai tre anni, varrà la logica del «più inquini, più paghi», con una tassa predisposta alle emissioni. Per i veicoli green, oltre ad essere esenti da bollo per 5 anni, sale al 40% il livello di deducibilità per le auto aziendali. Una misura, secondo Capezzone e della relatrice del Pd Fregolent, che va incontro ai consumatori, e all’industria automobilistica.

La misura, appoggiata anche da Forza Italia, potrebbe avere un bacino enorme di potenziali interessati: secondo una recente elaborazione condotta dal mensile Quattroruote insieme all’Aci emerge infatti che sono circa 34,4 milioni i veicoli soggetti alla tassa di possesso con un gettito stimato di 6,45 miliardi. Ma molti non pagano. E così il gettito (quello realmente riscosso dalle Regioni) si fermerebbe a 5,6 miliardi. La misura, se fosse già in vigore, avrebbe riguardato, ad esempio nello scorso mese di settembre 110.436 auto immatricolate.

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