Il-Trafiletto
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26/03/14

Avezzano (AQ) | " Ho rubato i biscotti per fame". Gli altri clienti si offrono di pagarli ma il titolare del supermercato lo denuncia lo stesso.

99 centesimi. questo il prezzo di un pacco di biscotti rubato per fame da un disoccupato incensurato di Avezzano, in provincia dell'Aquila. Denunciato, ora rischia una pesante condanna. È accaduto l’altro giorno nella cittadina abruzzese, in un noto supermercato della periferia. La vicenda ha avuto inizio quando l'uomo è entrato nel supermercato. una cassiera ha notato che aveva qualcosa in tasca ed ha avvisato la vigilanza. Addosso gli è stata trovata la scatola di biscotti. L'uomo, B.B., 24 anni, disoccupato e abituale frequentatore della Caritas, si è giustificato: "Avevo fame, ho provato a prendere qualche altra cosa, poi mi sono accontentato dei biscotti." Ma non è servito a niente, anche se i clienti presenti alla scena si sono offerti di pagare la scatola di biscotti. Il responsabile del punto vendita non gli ha creduto ed ha chiamato le forze dell'ordine che non hanno potuto far altro che compilare la denuncia. "È sempre un furto – ha detto il titolare – e poi ogni giorno è così e non se ne può più. Rubano tutti stranieri e italiani e quindi è giusto che chi ruba sia punito anche per cose di poco valore». E' vero, rubare è un reato, ce lo insegnano i genitori prima e la scuola poi, "ma la storia accaduta ad Avezzano al giovane 24enne è tutta un’altra cosa - precisa il suo avvocato di fiducia, Pasquale Motta -. Aveva fame e non aveva soldi neppure per un pacco di biscotti».

24/02/14

Breivik e si lamenta denuncia di ricevere torture | La polizia respinge tali accuse.

Nel carcere di Ila, Anders Behring Breivik ha a disposizione tre celle di otto metri quadrati ciascuna: una per dormire, una per l'attivita' fisica, una per scrivere e per usare il computer. Breivik e si lamenta. Denuncia di ricevere torture. La polizia respinge tali accuse.


Oslo, 24 feb. - La Polizia norvegese respinge al mittente le lamentele di Breivik, che accusa con una lettera i suoi carcerieri di essere torturatori. "Il reclamo - afferma il capo della Polizia Ingrid Wirum - e' stato esaminato alla luce delle norme vigenti e abbiamo concluso che ne' la prigione di Ila ne' le persone nominate nel reclamo possano essere accusate di alcunche'". L'avvocato di Breivik afferma che il suo cliente "non e' sorpreso" di questa decisione. "Non sembra - ha aggiunto l'avvocato Tord Jordet - che la polizia voglia investigare veramente a fondo". Breivik, che nel luglio 2011 uccise 8 persone con un'autobomba a Oslo e, uno a uno, 69 giovani laburisti nell'annuale riunione politica di Utoya, e' stato dichiarato sano di mente e condannato al massimo della pena. In Norvegia l'ergastolo fu abolito nel 1971 e Breivik e' stato condannato a una cornice detentiva che puo' variare da un minimo di 10 anni di carcere ad un massimo di 21 anni. Al termine della pena una commissione valutera' se Breivik sara' ancora socialmente pericoloso: teoricamente potrebbe rimanere in carcere tutta la vita oppure uscirne dopo il 2021. Nel carcere di Ila, Anders Behring Breivik ha a disposizione tre celle di otto metri quadrati ciascuna: una per dormire, una per l'attivita' fisica, una per scrivere e per usare il computer. Breivik, nella lettera, si lamenta tra l'altro di non poter comunicare con l'esterno e di avere giochi della Playstation datati. Lo stragista si alleno' mentalmente alla carneficina giocando per ore a videogames di guerra. Breivik uccise i giovani laburisti per un preciso calcolo politico. "I laburisti/multiculturalisti - scrisse nel suo manifesto politico inviato a 8109 indirizzi email in tutta Europa - sono responsabili di avere aperto le porte dell'Europa agli immigrati, in particolare quelli musulmani. Io non attaccherfonte (AGI)
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mmigrati, perche' questo creerebbe un moto di simpatia nei loro confronti. Quando si ha una perdita d'acqua in un bagno - scrisse Breivik - prima si ripara la perdita (i laburisti/multiculturalisti), poi si tira su l'acqua (gli immigrati)". L'obiettivo finale di Breivik e dei Cavalieri Templari (fondati, a suo dire, a Londra nel 2002) e' la cacciata di tutti gli immgrati dall'Europa entro il 2083, 400 anni dopo il fallito assedio degli Ottomani a Vienna. Breivik riceve centinaia di lettere di fan nazionalisti e xenofobi da tutta Europa. L'europarlamentare leghista Borghezio defini' "in qualche caso ottime" le idee dello stragista.                                      
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