Il-Trafiletto
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13/11/14

I nostri amici pelosoni li vediamo come figli

Ormai gli animali domestici da compagnia, occupano un posto d'onore nella famiglia di chi li adotta. Capaci di dare un affetto devoto ai loro padroni tanto che vengono cresciuti come fossero figli. 

Personalmente ne ho avuti tanti di questi "figli" ma quelli che cresci in casa, che dormono con te, che mangiano insieme a te, quasi alla stessa tavola, quelli sono figli speciali. Sono figli con un handikap, incapaci di lavarsi, procurarsi il cibo, e incapaci di parlare non comunicano i loro bisogni dipendendo esclusimanete e sempre da te. Ti fanno sentire utile, appagati e amati. E' una gioia crescerli e occuparsi di loro, ma sono figli che ogni 10 o 12 o al massimo 14 anni , muoiono e tu ti senti morire con loro. Lasciano un vuoto nella tua quotidianità che ti fa sentire inutile. Ti mancano e non riesci a colmare quel vuoto nemmeno con l'arrivo di un altro figlio cucciolo da crescere, perchè l'intesa silente che si era formata in dieci anni insieme, comunicando con gli occhi e con il cuore, non la ritrovi in un altro cuccioletto. Quel rapporto si costruisce con gli anni e quando è al top..lo perdi, e un pezzo di cuore se ne va.

Scusate il mio sfogo, era solo per introdurre una ricerca condotta da AstraRicerche per Agras Delic, sul rapporto tra 'noi e gli animali da compagnia' che mi da ragione."Il 68 per cento degli italiani - spiega Enrico Finzi, presidente di AstraRicerche - inclusi i non possessori di cani e gatti, dichiara di conoscere persone per le quali gli amici a quattro zampe sono a tutti gli effetti un membro della propria famiglia". Per cani e gatti di casa, cioè, si prova un affetto "come se fossero figli" e che, di fatto, sempre più spesso sostituisce quello dei figli.

Una volta adottato, "l’animale da compagnia entra a far parte della quotidianità delle persone con un livello di interazione e di coinvolgimento affettivo assai più alti di quelli riscontrabili in passato". Non di rado, sottolinea ancora Finzi, "si assiste addirittura a un rapporto ribaltato, basato sull’assistenza psicologica e affettiva che l’animale fornisce all’umano. Relazione che diventa spesso un sostegno del quale molti umani oggi, piaccia o no, non sanno più fare a meno".


In questo senso, aumenta anche l'importanza assegnata alla salute, al benessere e all’alimentazione degli animali da compagnia: la ricerca evidenzia che il 48% dei proprietari di cani e gatti pretende dal pet food le stesse qualità ricercate nel comparto food & beverage riservato agli umani. "Proprio perché si tratta di una fondamentale manifestazione di affetto e di cura - afferma Finzi - la scelta del pet food è indirizzata al meglio dal punto di vista organolettico, così da regalare al cane o al gatto la stessa soddisfazione e felicità che ci derivano dalla buona tavola. Allo stesso tempo - conclude - il prodotto non solo non deve danneggiare la salute, ma anche contribuire a mantenere il benessere psicofisico. Da ciò discende il sì alla naturalità". fonte adnKronos

12/04/14

UN PESCE PER AMICO

Sono animali domestici facili da tenere, e per questo adatti ai bambini piccoli che ancora non hanno la maturità per occuparsi di un animale domestico come cani o gatti. Ecco qualche suggerimento per farli vivere felici.

I pesciolini rossi (Carassius auratus il loro nome scientifico) sono facili da curare e mantenere, ma hanno comunque precise esigenze da rispettare.
IL RECIPIENTE: La scelta è importante perché i pesci hanno bisogno di ossigeno. La superficie di contatto fra l'acqua e l'aria deve perciò essere ampia, ed è dunque meglio una vasca rettangolare invece della classica boccia di vetro. Mettete qualche sassolino e una piantina acquatica adatta alla specie di pesce che abiterà il recipiente, per creare un abitat il più simile possibile al naturale.Per spostare i pesciolini dal sacchetto alla vasca, all'arrivo a casa, usare una retina
LA POSIZIONE: La vasca va posta in un luogo dove ci sia luce ma non batta il sole, lontano dalle finestre e senza correnti d'aria.
L'ACQUA: Ogni pesce vorrebbe almeno dieci litri d'acqua a disposizione. L'acqua deve essere a temperatura ambiente e sempre pulita: se la vasca non ha un sistema di filtrazione, è opportuno cambiaria parzialmente (la metà) almeno due votte la settimana.
CONTROLLARE L'ACIDITA': Il grado di acidità (pH) dell'acqua va controllato periodicamente. Se è troppo alto (intomo al1'8) bisogna intervenire con specifici additivi. Sia le cartine per misurare il pH sia gli addrtivi (biocondizionatori) si trovano in tutti i negozi specializzati.
LA DIETA: I pesciolini hanno bisogno di una dieta integrata, con proteine, grassi, carboidrati. Allo scopo esistono mangimi specifici che si trovano anche nei supermercati. Può bastare un pasto giomaliero, la mattina, ma meglio sarebbe fornire cibo 2-3 volte al giomo. La quantità deve essere consumabile in pochi minuti, perché i residui sporcano l'acqua così come gli avanzi o le briciole di pane, sconsigliabili. E gli eccessi altimentari sono più dannosi ai pesciolini del digiuno.

27/02/14

Italiani | Ottimi amici degli animali le nostre città meno!

Notoriamente noi italiani trattiamo bene i nostri animali, na non altrettanto le nostre città. Dal terzo "Rapporto animali in città" firmato da Legambiente, dedicato a mappare i servizi dislocati sul territorio nazionali per Fido e compagni, è emerso che non abbiamo sufficienti strutture per accogliere i nostri animali. Dal documento infatti emerge come gli amici a quattro zampe siano benvoluti dagli italiani, ma come le città siano trascurate negli spazi aperti a loro dedicati, aree costiere attrezzate comprese. L'indagine ha coinvolto 81 capoluoghi di provincia, divisi in grandi, medie e piccole città, che hanno contribuito rispondendo a un questionario. Emerge dai dati come a livello amministrativo i nostri capoluoghi siano abbastanza preparati ad affrontare le problematiche animali: circa l'86% dei comuni ha infatti un assessorato o un ufficio dedicato (percentuale che arriva al 100% per le grandi città), mentre decisamente più basse sono le percentuali (dal 48% delle piccole città al 72% delle medie) riguardo i censimenti delle strutture e dei luoghi dedicati ai servizi agli animali d’affezione (come canili, colonie feline, pensioni per cani e gatti, campi di educazione e addestramento cani, allevamenti, aree urbane per cani presenti sul territorio comunale).

Teniamo pulite le città
Proprio riguardo le aree destinate agli amici a quattro zampe per il rapporto sono ancora poche quelle all'aperto dove portare a passeggio gli animali: mediamente, nei comuni interessati dall'indagine, è presente uno spazio dedicato ogni 28.837 cittadini. Ma anche al chiuso sono poche le amministrazioni che hanno adottato regolamenti per l'accesso di cani e gatti in uffici o locali aperti al pubblico (il 47%), e ancor meno (il 34%) quelli che lo hanno fatto per l'accesso a laghi e mare. Nel complesso le città che offrono i servizi migliori per gli animali domestici sono Padova, Prato e Pordenone, rispettivamente per i grandi, medi e piccoli centri (qui la classifica completa).

Ma non ci sono solo cani e gatti, anche se una mappatura degli animali selvatici (utile per esempio per stimare e prevenire danni risultanti, come gli incidenti stradali) è presente in media solo nel 26% dei comuni, e appena il 15% delle amministrazioni ha a disposizione i contatti per per rivolgersi ad un centro di recupero di animali selvatici.
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