Il-Trafiletto
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13/04/14

Società e robot | Come rendere i robot parte della società umana.

Interagire con la società degli esseri umani, non è un traguardo da poco (come se camminare, toccare, correre ed esperimersi sia più semplice) per un robot. C'è un problema di base: per quanto un robot possa essere intelligente, agile o perfino grazioso, se le persone non capiscono facilmente come fare ad usarlo perde con rapidità interesse.

Il modo migliore per per ovviare al problema quindi, è lasciare perdere la programmazione e i manuali di istruzioni, e progettare invece robot in modo che possano interagire intuitivamente con gli esseri umani, come se anche loro lo fossero. Questo è un ostacolo non da poco per i loro creatori, la comunicazione umana è molto complessa, ricca di sfumature, pregna di sottili componenti non verbali, allusioni ed espressività del viso, tutti carichi di significato.
Hiroshi Ishiguro ed il suo sosia robot

Se c'è qualcuno al mondo che lo sa molto bene è Hiroshi Ishiguro, ingegnere ed esperto di robotica all'Università di Osaka, in Giappone, famoso per avere creato alcuni sosia robotici cosi realistici che è difficile distinguerli dai loro originali:

"La mia ricerca non intende solo sviluppare robot, ma anche svelare la natura degli esseri umani, dato che molti aspetti di che cosa significhi essere un uomo sono ancora avvolti dal mistero. Per questo stiamo spendendo una quantità enorme di fondi per sviluppare veri androidi, per quanto possano essere lontani dall'avere un'utilità concreta".
Prossimamente vedremo come possano essere realistici in ogni loro dettaglio.

07/04/14

Addio robot bidoni | I robot attuali sempre più androidi uman...oidi !

Addio robot bidoni! I robot attuali si evolvono in androidi dalle somiglianze più umanoidi.

Ancorchè somigliare a bidoni ambulanti, con rotelle per piedi, come avveniva per la maggior parte delle creazioni robotiche di un tempo, i robot che gareggiano alla DARPA, hanno un somigliaza umanoide più marcata.

Stanno in piedi su due zampe, hanno delle braccia con articolazioni all'altezza delle spalle e perfino mani che si muovono con estrema agilità, proprio come avviene con quelle umane. Tale rivoluzione non è affatto frutto del caso, infatti i creatori di tali robot si sono resi conto, guardandosi attorno, che il nostro mondo e tutto ciò che ci circonda è ideatoe pensato in funzione della sola forma umana, quindi non ha senso dovere adeguare tutto ciò che ci circonda ai robot, è molto più semplice adeguare i robot all'ambiente.
Asimo by Honda

Invece dunque di ristrutturare il mondo intero in maniera tale da adattarsi al robot a rotelle, bassi e tozzi, il cui utilizzo richiedeva una laurea in informatica, ecco apparire innovazioni radicali, atte a rendere più antropomorfi i robot in maniera tale da farli muovere, agire con noi ed addirittura pensare come noi stessi facciamo.

Nel prossimo post vederemo di analizzare la loro evoluzione riguardo al camminare su due zampe.
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