05/09/14

La rock star e l'autrice filosofa

Lasciati indietro i vampiri “alternativi” della Meyer, proseguiamo oggi con la lunga saga de Le Cronache dei Vampiri di Anne Rice con il libro La Regina dei Dannati.

La Regina dei Dannati
La Regina dei Dannati
La narrazione di questo terzo capitolo comincia esattamente dove si era interrotta con il secondo capitolo, con Lestat divenuto una famosa rock star all'apice del successo, che con la sua musica ha messo allo scoperto il mondo dei vampiri, spingendo molti di loro a desiderare Lestat morto stecchito. La musica di Lestat è giunta anche fino al luogo dove Akasha e Enkil, sovrani dei vampiri, sono confinati in un sonno eterno. E' giunta alle loro immortali orecchie quella musica prepotente, risvegliando Akasha da un sonno che dura da 6000 anni. Lestat vuole la fama, la gloria, le luci della ribalta puntati fissi su di se, i vampiri vogliono restare nell'ombra e Akasha vede, in quel vampiro rock star il suo nuovo re.

“Io sono il vampiro Lestat. Vi ricordate di me? Il vampiro che è diventato una superstar del rock, quello che ha scritto l'autobiografia. Quello con i capelli biondi e gli occhi di ghiaccio e il desiderio insaziabile di non essere più invisibile e di raggiungere la fama. Ricordate?”

La voce narrante di questo libro è ancora una volta il nostro amato Lestat, il principe viziato del mondo dei vampiri, con un romanzo dalla trama intricata, per i molti fili sparsi che si radunano in un unico punto, agguerrito e ricco di azione, ma anche di momenti riflessivi tipici della Rice.
Anne Rice
Anne Rice

Se Intervista col vampiro aveva un tono romantico e melanconico, e Scelti dalle tenebre riflessivo e un po' narcisistico, La Regina dei Dannati è invece un libro d'azione. La Rice mette da da parte, almeno parzialmente, la sua natura filosofa che si interroga sull'etica, per concentrarsi sulle vicende dei vampiri, sugli Antichi e sulle origini (almeno nel mondo della Rice) degli Homina Nocturna.

La Rice non è fatta per i libri d'azione, lo si capisce in questo libro, con questo però non voglio dire che La Regina dei Dannati sia un libro da buttar via. No, anzi, il romanzo da alla saga quella spinta in avanti di cui aveva bisogno, solo che la Rice è più una filosofa che un'avventuriera. Guerre e scontri all'ultimo sangue non sono per lei, sono un pane troppo poco poetico per la sua penna.

“Si tratta di una verità spaventosa: il dolore può renderci più profondi, può conferire un maggiore splendore ai nostri colori e una risonanza più ricca alle nostre parole. Questo avviene se non ci distrugge, se non annienta l'ottimismo e lo spirito, la capacità di avere visioni e il rispetto per le cose semplici e indispensabili”
(Lestat)

Akasha - La Regina dei
Dannati (il film)
Molte sono le storie raccontate in questo romanzo, moltissimi i personaggi che si avvicendano lungo il percorso, ciò rende la lettura de La Regina dei Dannati talvolta un po' difficile. I salti temporali poi, rischiano di rendere ancora più difficoltosa la lettura ad un lettore inesperto allo stile della Rice. All'inizio infatti il lettore viene gettato in pasto alla mischia senza un'introduzione, questo perché c'è stata nel libro precedente, rendendo il viaggio, almeno all'inizio un po' difficoltoso; ma per il lettore che avrà il coraggio di proseguire, la Rice regala un romanzo di tutto rispetto.

Bisogna abituare il palato allo stile di scrittura per poter apprezzare i suoi libri, ma per quanti ci riescono, la Rice sa regalare un mondo che appare reale, anche quando inventato.

Alcuni di voi probabilmente avranno sentito parlare de La Regina dei Dannati grazie all'omonimo film di Michael Rymer. Mi duole dirvelo ma il libro e il film non si somigliano per niente, l'unica cosa che hanno in comune sono i personaggi e anche quelli non ci sono tutti e non sempre rispecchiano quelli descritti nel libro. Quindi se volete vedervi il film per evitarvi il mattoncino che è il romanzo, sappiate che non vi servirà a niente.


(Le immagini presenti in questo libro sono state prese da internet, le citazioni invece dal libro di cui il post tratta)
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