17/02/14

Grazie al pilota aereo dirottato atterra a Ginevra salvi tutti i passeggeri(aggiornato)

Dirottato un boeing 767 diretto a Roma. Grazie all'abilità del pilota che ha lanciato un allarme, l'aereo è atterrato a Ginevra fortunatamente senza conseguenze, Il dirottatore è stato arrestato.





boeing 767

Un volo di linea dell'Ethiopian Airlines, decollato da Addis Abeba e diretto a Roma, e' stato dirottato ma il pilota e' riuscito ad atterrare all'aeroporto di Ginevra e tutte le persone a bordo sono al sicuro. Il dirottatore e' stato arrestato. Lo ha riferito la polizia. Il volo ET702, un boeing 737, era previsto in atterraggio a Roma alle 4:40. Ma il pilota ha lanciato un allarme di sequestro a bordo mentre il velivolo attraversava lo spazio aereo del Sudan. Mentre sorvolava il lago di Ginevra, l'aereo e' stato circondato da aerei militari che lo hanno poi scortato fino a terra. Secondo quanto ha riferito la compagnia aerea sul suo sito web. Il pilota dell'aereo, un boeing 767, ha lanciato un allarme di sequestro a bordo mentre il velivolo sorvolava lo spazio aereo del Sudan.Secondo alcuni media svizzeri, l'aereo e' stato dirottato da piu' di una persona. I dirottatori, una volta atterrati, avrebbero chiesto asilo politico.                                                                                                                fonte (AGI)



  "Non ci siamo accorti del dirottamento ma abbiamo temuto che l'aereo stesse precipitando": sono le parole del passeggero italiano che e' stato fra i primi a scendere dall'aereo

"Il 90% dei passeggeri", ha raccontato al telefono all'Agi, "erano italiani. Siamo partiti da Mombasa, poi alcuni hanno proseguito per Roma e altri per Milano. "Dopo un'ora e 40 minuti di volo", prosegue il racconto, "avevano appena cominciato a servire la cena, quando e' stato diffuso un messaggio letto in lingua locale da una voce che in tono duro intimava di indossare le maschere per l'ossigeno". Da quel momento sono cominciati interminabili minuti di paura perche', ha spiegato Carpelli, il Boeing 767 ha iniziato ad effettuare una serie di manovre che sembravo preludere a una picchiata verso terra. "Tutti i passeggeri a bordo hanno cominciato ad accusare giramenti di testa e mal di stomaco", ha spiegato, "abbiamo tutti pensato a un problema tecnico, nessuno ci ha detto quello che stava succedendo. Dopo mezz'ora ho visto qualcuno che si alzava e andava al bagno e a poco a poco tutti abbiamo cominciato a togliere le maschere". A quel punto, l'equipaggio ha informato i passeggeri che "si era verificata un'avaria di poco conto e che a breve saremmo atterrati al Cairo", ha spiegato il 45enne romano. "Poi pero' ci hanno comunicato che saremmo arrivati a Roma, ma dopo mezz'ora ci hanno detto che saremmo atterrati a Milano". Quando e' cominciata la discesa, sul volo si sono vissuti altri attimi di grande paura perche', spiega Carpelli, "l'aereo ha iniziato ad effettuare delle manovre molto simili a quelle precedenti. Sotto di noi c'era un lago quindi abbiamo cominciato a sospettare che non stessimo atterrando a Milano". Una volta, conclude l'ex ostaggio italiano, "il pilota ha spiegato che il primo pilota era andato in bagno, ma una volta tornato aveva scoperto che il secondo pilota si era chiuso in cabina". "Allora ha fatto finta di niente e si e' accomodato tra i passeggeri della business class", ha raccontato il passeggero, "poi ha aggiunto che una persona era entrata nella cabina di pilotaggio, ma non aveva armi. Infine e' arrivata la polizia in tenuta antisommossa e siamo usciti uno per volta. Abbiamo lasciato tutti i bagagli sull'aereo, anche i giubbotti. Siamo saliti a bordo di alcuni pulmini, ci hanno dato coperte, panini e bibite". (AGI) .
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.