Riprende a volare l'armata juventina che dopo il pari con il Verona aveva avuto una battuta d'arresto inaspettata, talmente inaspettata che contro i "cugini" del Hellas Verona, il Chievo, sforna una prestazione eccezionale, chiudendo il match con un perentorio ed inequivocabile 3-1.
Ma non tutto ciò che luccica è oro, intendiamoci, nessuno regala niente a nessuno, men che meno quando davanti hai una squadra che si chiama Juventus: i tre punti conquistati ieri valgono oro per quanto pesano, dal momento che i brividi e la fatica per ottenerli non sono affatto mancati.
La Juventus supera il Chievo per 3-1 rendendo più salda la vetta della classifica. Dopo la rimonta subita una settimana fa contro il Verona, la formazione di Conte rischia di complicarsi la vita anche con l'altra squadra della città clivense.
Alla fine, però, la Vecchia Signora conduce in porto il successo che le consente di salire a quota 63.
Il Chievo, inchiodato a 18 punti, si ritrova penultimo.
I verdetti maturano al termine di un match che si presenta a tinte bianconere sin dall'avvio. Pirlo ha a disposizione la prima vera chance all'8' ma dopo la sponda di Llorente non trova la porta con il destro dal limite dell'area.
Giocatori juventini festeggiano |
LA PARTITA
La Juve mantiene l'iniziativa e sfonda al 17' con Asamoah. Il ghanese si accentra, scambia con Llorente e dal limite dell'area buca Agazzi con un sinistro perfetto: 1-0. I bianconeri non alzano il piede dall'acceleratore e concedono il bis al 28' con Marchisio. Agazzi respinge malamente la punizione di Pirlo, il centrocampista si fionda sul pallone e insacca senza problemi per il 2-0.
Il Chievo fatica ad uscire dal guscio e si fa vivo solo al 35' con l'iniziativa di Dramè. La conclusione dal limite dell'area è imprecisa, Buffon si limita ad osservare il pallone.
La porta dei veneti rischia grosso in avvio di ripresa, quando Thereau sfiora l'autogol nel tentativo di respingere una punizione di Pirlo. Dal possibile 3-0, si passa all'incredibile 2-1 al 51' grazie ad un disastro della difesa bianconera.
IL FINALE
Lichtsteiner, nel tentativo di spazzare il pallone, calcia addosso a Caceres: la parabola beffarda sorprende Buffon e riapre il match. La Vecchia Signora accusa il colpo e il Chievo avrebbe subito la chance per pareggiare: Pellissier calcia da 10 metri, Bonucci si immola in scivolata e salva.
La Juve si scuote dopo 5 minuti di tilt e riprende il largo con la collaborazione di Agazzi. Il portiere, dopo aver regalato un corner, sbaglia clamorosamente l'uscita: Llorente non deve nemmeno saltare per colpire di testa e appoggiare in rete il pallone del 3-1 al 57'.
Al 73', Conte cambia l'attacco bianconero. Dentro Osvaldo e Tevez, fuori Llorente e Giovinco. L'attaccante italiano viene sonoramente fischiato dal pubblico di casa e il tecnico si infuria: abbraccio per il giocatore e risposta rabbiosa alla tribuna.
In campo, la Juve non ripete l'errore commesso una settimana fa contro il Verona. Stavolta i campioni d'Italia congelano il pallone e non concedono nulla nel finale agli avversari. Il Chievo non ha nessuna chance di riaprire i giochi, il 3-1 resiste fino al 90' anche perchè Marchisio e Osvaldo, prima dei titoli di coda, sprecano la palla per il poker.