Dopo la
delusione che fu annunciata nel mese di settembre, quando i
dati rispediti a
Terra da
Curiosity avevano cancellato quasi del tutto l'
ipotesi che esistesse il
metano su Marte e conseguentemente, con ogni probabilità la possibilità di
forme di vita, oggi pare tutta un’altra storia! Infatti le
informazioni fornite dal
rover spaziale, danno ad intendere tutt’altra
storia. Almeno per quel che riguarda il lontano
passato. Una serie di
paper che sono stati pubblicati sulla
rivista scientifica Science, esclusivamente dedicati all’analisi della
formazione dei vari
sedimenti marziani, suggeriscono infatti che in
passato su
Marte ci fosse stata la presenza di un
lago, e che questo
bacino d’acqua aveva tutte le
caratteristiche necessarie perchè ci si potesse ospitare la
vita.
A fare intendere tutto questo ci sono le
analisi effettuate dal
rover su delle
rocce sedimentarie, oggetto di studio per
Curiosity, situate nei pressi della
Yellowknife Bay, nel
cratere Gale. Quello che le
rocce hanno evidenziato è questo: su
Marte, circa 3,6 miliardi di anni fa esisteva almeno un
lago, che si mantenne per decine se non centinaia di migliaia di anni.
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Bacino d'acqua su Marte? |
Era formato prevalentemente di
acqua dolce, scrivono i
ricercatori del
Mars Science Laboratory (Msl) della
Nasa e dell’
Imperial College London, era calmo e gli
elementi chimici più comuni erano
idrogeno,
carbonio,
ossigeno,
azoto,
zolfo e
fosforo. Per gli
scienziati un
ambiente del genere avrebbe potuto ospitare
forme di vita semplici come i
chemiolitotrofi,
batteri in grado di estrarre
l’energia necessaria per vivere da
rocce e
minerali e presenti sulla
Terra di prossimità di grotte e
sorgenti idrotermali.
“E’ importante considerare che non abbiamo trovato segni di
vita antica su
Marte”, precisa
Sanjeev Gupta, tra gli autori che hanno preso parte agli studi del
team del Msl: “Quello che abbiamo scoperto è che il
cratere Gale è stato in grado di ospitare un
lago sulla sua superficie almeno una volta nel suo antico passato che potrebbe essere stato favorevole per lo sviluppo di
vita microbica, miliardi di anni fa”. E al momento la caccia a
ambienti marziani abitabili continua.