Il-Trafiletto
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20/10/14

"Essere insegnanti meritevoli", comporterà una perdita di 1.444 € annui

Sono 1.444 € in meno ogni anno, che a causa della meritocrazia introdotta dalla Riforma della scuola, vengono a mancare dal portafoglio degli insegnanti. 


Ad affermarlo è la Gilda degli insegnanti che ha provveduto ad inviare un comunicato seguito da una ricerca accurata riguardo il nuovo sistema di scatti remunerativi, previsto dal Governo nelle linee guida per quanto concerne la Riforma della scuola.

Quel che si afferma nel documento emanato dal Governo, e che gli scatti di ogni 3 anni contribuiranno per tutti gli insegnanti, che siano introdotti da poco o che si tratti ad oggi insegnanti di ruolo, a fare guadagnare fino a 9mila € in più a termine della loro carriera.

Sarà vero?
“Il meccanismo futuro - fanno sapere dalla Gilda - non farà del bene alla remunerazione riservata agli insegnanti, anzi sarà tutto l'opposto, in quanto che darà vita ad un importante riduzione degli stipendi”. In base al sindacato, questo nuovo metodo viene opportunamente proposto dal Governo in maniera velata, in quanto, nella realtà: "saranno anche tanti gli insegnanti meritevoli che non avranno riconosciuti da 1 fino a 8 anni di anzianità già maturata nella propria fascia stipendiale, e i più penalizzati risulteranno quelli prossimi al passaggio alla fascia successiva.

Con l'inserimento dei nuovi scatti, non verrà riconosciuta ai nuovi introdotti, l'anzianità pre-ruolo e agli insegnanti di ruolo quella maturata nella propria fascia; a questo punto dinanzi a tale situazione, si creerà una piccola minoranza formata da tutti quelli che a fine carriera lavorativa si vedranno riconosciuti 36 anni di servizio equivalenti a 12 scatti triennali. Confrontando le 2 metodologie viene alla luce che, con lo scatto due trienni sì e un no, un insegnante di scuola superiore neo immesso in ruolo, al compimento dei 36 anni di servizio, andrebbe a perdere 1.444 € netti”.

L'esempio preso dalla Gilda è semplice.
L'insegnate che merita, che ha ottenuto tutti i crediti di competenza e che ha del continuo gli scatti, avrà un introito annuo di 1.676 € rispetto al sistema di progressione economica vigente, al contrario del collega "non meritevole", che avrebbe a perdere 7.684 € all'anno."

La meritocrazia porterà una perdita di 1.444 €

03/10/14

Botta e risposta tra FLCIGL e Renzi | Nessun raggiro su stipendi e destino terza fascia

Botta e risposta tra FLCIGL ed il Governo Renzi, riguardo il documento "La Buona scuola" con il proprio "Cantiere scuola". 


Il piano della riforma della scuola previsto dal Governo Renzi, consiste in un documento che provvede ad analizzare e commentare, introducendo idee alternative. Per potere avere accesso alle prossime abilitazioni in previsione di valorizzare l'esperienza lavorativa.

La carriera e le remunerazioni
Le maggiori critiche, quelle più accese, si possono evincere nella parte riguardo al "merito" e agli scatti remunerativi, legati alla raccolta di crediti e non più all'anzianità di servizio, proposta dal Governo Renzi come una innovazione rivoluzionaria. Ma riflettendoci un pò, in un certo senso, lo è, dal momento che, dichiara la FLCGIL, raggira del tutto quanto sottoscritto nella contrattazione per il rinnovo del contratto.

"Il nuovo metodo di avanzamento di carriera - dichiarano dal Sindacato - proposta nel Piano è prevista tutta fuori dal contratto (ivi incluso il compenso), è fatta senza alcuna spesa con lo spostamento di poste contrattuali. Anzi, vi è di più: il passaggio dagli scatti di anzianità agli scatti di competenza sarà preceduto da tre anni di vuoto. Ciò vuol dire che dal 1 settembre 2015 al 31 dicembre 2018 il sistema degli scatti verrà congelato per tutti ad eccezione di coloro che si trovano al 33° anno di servizio. Per questi ultimi rimarrà in vigore l’attuale sistema."

Perciò, non soltanto una proposta senza spese, ma con alcuni tagli mascherati da "merito", come è stato più volte denunciato già dai primi spunti del documento come redazione. Una stranezza, avvertono dal sindacato, dato che in base ai dati OCSE l’anzianità ha comunque un peso nei percorsi di carriera dei docenti in tutti i paesi. La FLCGIL si dice d'accordo a rivedere i carichi di lavoro, orario, organizzazione, ma il tutto deve avvenire tramite una contrattazione e non per legge, "rilegificando" lo stato giuridico.


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