Il-Trafiletto
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16/09/14

Esame di Stato: parte la riforma, la tesina sparisce, spazio al saggio breve

L'obiettivo del Ministro dell'Istruzione è quello di accostare l'esame di Stato al resto del mondo. Il piano è ancora in erba. 


Ma non è soltanto la prematura idea che necessita di attendere, ci sarà anche da fare fronte alle direttive che arriveranno a seguito della consultazione pubblica riguardo le nuove Linee Guida, on line che avranno inizio e fine il 15 settembre (ecco come partecipare), ma l'idea di fondo già c'è, ed è fondata su un principio da cui non si può prescindere: l'esame sarà più legato al lavoro. Le novità certe saranno le connessioni verso i nuovi indirizzi appartenenti alla Riforma Gelmini.

La prima prova. 
Confermato il saggio breve: prova che riguarderà l'interpretazione di una quantità di materiali su di un'idea tematico e il grado di competenza nel dovere sintetizzare il tutto più possibile. Il tema di storia e di letteratura appare sempre meno confacente alle preferenze degli studenti.
Esame di Stato;
la riforma ha inizio

Addio alla tesina vecchio modello. 
Sarà dato molto più spazio alle sperimentazioni del binomio scuola - lavoro, alle sperimentazioni nella realtà che produce o nelle istituzioni culturali. E il Ministro si lascia andare ad un esempio: "se una città ha un Conservatorio o un istituto musicale è uno spreco che non ci sia un collegamento, se non occasionale, tra didattica del conservatorio e delle scuole". 

L'intervento del Ministro non prosegue, anzi si ferma qui, ma sicuramente sarà necessario tener presente pure della sperimentazione CLIL, già cresciuta nel recente passato, e che nell'a.s. 2014/15 assume il carattere dell'obbligatorietà per le 5 classi degli Istituti tecnici e professionali. Nulla neanche sulla terza prova - che qualcuno si ostina ancora a chiamare "quizzone", ossia se sarà di elaborazione centralizzata dal Ministero, stile Invalsi, o lasciato ancora all'organizzazione delle singole commissioni.

Niente di nuovo neppure riguardo alla composizione delle commissioni, se verrà mantenuto il principio dell'alternarsi tra discipline consegnate a degli esaminatori interni, come già avvenuto recentemente. Purtroppo non riesce a vedere sbocchi questo work in progress ad inizio anno scolastico, e che dunque non potrà essere reso disponibile per porlo all'attenzione degli alunni, che con ogni probabilità bisognerà che trascorrino gran parte dell'anno scolastico con l'interrogativo di che cosa verrà loro richiesto.


07/03/14

Sms nell'antichità: decriptato il codice Jötunvillur

Mandare un sms oggi è la cosa più semplice del mondo, ma i messaggini nell'antichità non si spedivano certo con il cellulare o lo smartphone. Il codice  jötunvillur, rimasto indecifrato per 800 anni, è stato finalmente decripstato da un giovane studente dell’Università di Oslo, Jonas Nordby.
E il testo non è proprio una formula magica, dice semplicemente “baciami”. Come è stato possibile? Questo codice, un rimescolamento delle rune standard che non dava luogo a letture sensate, è stato rinvenuto soltanto in nove iscrizioni in tutta la Scandinavia. Veniva usato su tavolette di legno scambiate come antenati degli sms, con brevi messaggi per eventi della quotidianità.
Nordby ha notato che una di queste tavolette portava il nome di due uomini leggibile con l’alfabeto runico “normale”, Sigurd e Lavrans. Dall’analisi della posizione delle rune/lettere, Nordby ha ricavato la chiave di lettura (in realtà piuttosto complessa) e ha svelato il messaggio, risolvendo il codice. Una storia d'amore clandestina, celata da un messaggio criptato? No. Secondo il ricercatore, è improbabile che la tavoletta rappresentasse una corrispondenza segreta, anche perché non ci sono indicazioni su un mittente e un destinatario: è probabile che il rimescolamento delle rune, o di parti di esse, avesse una finalità di gioco enigmistico o anche di istruzione. Un po' come alcuni esercizi destinati ai bambini per insegnare l'alfabeto.
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