07/03/14

Sms nell'antichità: decriptato il codice Jötunvillur

Mandare un sms oggi è la cosa più semplice del mondo, ma i messaggini nell'antichità non si spedivano certo con il cellulare o lo smartphone. Il codice  jötunvillur, rimasto indecifrato per 800 anni, è stato finalmente decripstato da un giovane studente dell’Università di Oslo, Jonas Nordby.
E il testo non è proprio una formula magica, dice semplicemente “baciami”. Come è stato possibile? Questo codice, un rimescolamento delle rune standard che non dava luogo a letture sensate, è stato rinvenuto soltanto in nove iscrizioni in tutta la Scandinavia. Veniva usato su tavolette di legno scambiate come antenati degli sms, con brevi messaggi per eventi della quotidianità.
Nordby ha notato che una di queste tavolette portava il nome di due uomini leggibile con l’alfabeto runico “normale”, Sigurd e Lavrans. Dall’analisi della posizione delle rune/lettere, Nordby ha ricavato la chiave di lettura (in realtà piuttosto complessa) e ha svelato il messaggio, risolvendo il codice. Una storia d'amore clandestina, celata da un messaggio criptato? No. Secondo il ricercatore, è improbabile che la tavoletta rappresentasse una corrispondenza segreta, anche perché non ci sono indicazioni su un mittente e un destinatario: è probabile che il rimescolamento delle rune, o di parti di esse, avesse una finalità di gioco enigmistico o anche di istruzione. Un po' come alcuni esercizi destinati ai bambini per insegnare l'alfabeto.
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