Il-Trafiletto
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18/07/14

Tisanoreica, ma cosa è?

Tisanoreica, che strano nome, ha sfiorato più volte le mie orecchie fino  a che  una conoscente mi disse che praticava la tisanoreica per dimagrire. Mi sono incuriosita e alla fine ho cercato di capire di cosa si tratta.

A questo nome corrisponde un regime alimentare, con il quale però ci si approccia solo ed esclusivamente per perdere peso. Il termine dieta deriva dal greco classico e significa "regime di vita", dunque in realtà nulla a che vedere con la perdita di peso. Oggi il termine dieta si usa esclusivamente nel suo significato erroneo, cioè sentirsi in sovrappeso e quindi cercare un regime alimentare che ci faccia perdere i chili di troppo. 

Prodotto della tisanoreica
immagine presa dal web
Tornando, però, alla tisanoreica, cerchiamo di capire meglio  di cosa possa trattarsi e, soprattutto, come mai sia diventata così famosa. Partendo dal secondo punto, la risposta è ben più banale di quanto si possa immaginare. La tisanoreica è un regime ipoglucidico, normoproteico e ipocalorico che permette la perdita dei chili di troppo sfruttando un meccanismo metabolico, la cosiddetta “chetosi verde".

Ma attenzione, quando uno stile, una tendenza o un maniera di vivere diventa di moda, magari perchè appannaggio di vip e acquisisce maggiore visibilità, tutti pensano che sia afficace. La dieta tisanoreica rientra, dunque, pienamente in questa categoria. Questo tipo di approccio nutrizionale, infatti, non ha nulla a che vedere con temi riguardanti ambiente, sostenibilità o corretta alimentazione.

E' una dieta nel senso più sbagliato del termine. Violenze, mentali, che l'uomo inconsciamente decide di prestarsi e auto indursele. Se si fosse afflitti da una malattia (come l'obesità) perdere peso avrebbe senso, ma quando diventa solo valenza estetica il dubbio che possa esserci qualcosa di fuorviante indossa i panni della quasi certezza.

22/11/13

Gnocchi di grieß

Grieß in italiano significa banalmente semolino, ma la differenza nell'usare il termine tedesco sta anche nella ricetta, diversa da quella degli gnocchi di semolino alla romana.
Questa ricetta ha origini austriache, a Trieste è abbastanza comune imbattersi in queste antiche origini sia nel linguaggio, come nelle abitudini ed il paesaggio urbano, ma la ragione per cui passo questa ricetta è un'altra. Ha pochissime calorie ed è un piatto caldo e gustoso che lascia un senso di sazietà per chi vuole mantenersi in linea e chi, come bambini piccoli ed anziani, non dovrebbe affrontare digestioni laboriose. un primo piatto da meno di 150 Kcal per persona.
Non so quanto sono diffuse nel Paese le bustine da 80 g. con la ricetta sul retro, vi riporto quella che è perfetta: gli 80 g. di semolino vanno impastati con 20 g. di burro a temperatura ambiente (interno), un uovo intero e un pizzico di sale (la punta di un cucchiaino).
Ottenuto un impasto omogeneo io consiglio di metterlo un po' in frigo perché si lavorerà meglio quando con due cucchiaini da caffè andremo a formare degli gnocchetti piccoli, proprio quanto un cucchiaino.
A seconda del cucchiaino si ottengono dai 20 ai 24 gnocchetti da cuocere in brodo di dado bollente per dieci minuti, se avete tempo: brodo vegetale. Una volta spento il fuoco si lasciano riposare ancora dieci minuti nel liquido bollente:saranno diventati grossi come cucchiai.Vanno serviti caldi, 5 o 6 per porzione con una spruzzata di parmigiano.
Al nostro saporito e ipocalorico primo piatto completo anche dal punto di vista proteico, possiamo aggiungere una porzione di verdura cotta per completare un pasto perfetto anche da un punto di vista vegetariano.Servire "gnocchi di grieß" appaga anche l'ego esterofilo più esigente: la spruzzata di parmigiano si nota appena.
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