Il-Trafiletto
Visualizzazione post con etichetta detto. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta detto. Mostra tutti i post

06/05/14

Dare un colpo al cerchio e uno alla botte | Perchè si dice

Eccoci di nuovo alle prese con un detto proverbiale della nostra ricca lingua italiana. Di uso molto comune, per fortuna ancora oggi lo si sente ancora sulla bocca di molte persone.
Dare un colpo al cerchio e uno alla botte, così si dice in riferimento a chi per opportunismo non prende mai una posizione netta di fronte a due contendenti e da ragione un po' all'uno e un po' all'altro. Però questo suo significato si discosta dall'origine di suddetto adagio.
Immagine presa dal web

La teoria più plausibile è che nella costruzione delle botti, arrivati al momento di inserire gli anelli che ne terranno ferme le doghe (le assi arcuate della botte), l'operazione si svolge a mano dando dei colpi di martello agli anelli e inevitabilmente anche alla botte  per assestare nella maniera ottimale le assi. Da qui dunque, il modo di dire sta nel sottintendere di fare una cosa che ne comporta essnzialmente anche un'altra di pari importanza.
Pare però che il detto sarebbe: “dare un colpo al ciarchio e uno alle botte”e significherebbe ‘avere una gran fortuna’, ‘azzeccare una cosa difficile’. Era un gioco “di strada”: il ciarchio era un gancio di ferro che doveva essere colpito con un bastone di legno: se si riusciva a colpirlo due volte in aria si raddoppiava il punteggio, magari colpendolo sulle botte, le due borchie rotonde alle due estremità del ciarchio. Altra spiegazione sarebbe quella che l’origine sarebbe popolare e che avrebbe a  che fare con la perizia degli artigiani, cioè con la loro capacità di fare due cose contemporaneamente e di farle bene. Solo in seguito sarebbe diventato proverbiale 

05/01/14

Perchè si dice "prendere due piccioni con una fava"?

Due piccioni con una fava

Questo detto è largamente usato, in ogni dove, e più comune di così non saprei davvero che dire. Non c'è da pensar molto in merito al suo significato, non vi sono allegorie o leggende, nè ha alle spalle teorie filosofiche o nomi importanti. Possiamo dire che è pratico che più pratico non si può.
Prendere due piccioni con una fava, raggiungere due scopi con una sola azione. L'espressione deriva probabilmente da un metodo, poco ortodosso, usato per cacciare i piccioni selvatici, mediante un filo a un'estremità del quale era assicurata una grossa fava secca. Una volta inghiottita l'esca, il volatile non era più in grado di espellerla, come il pesce che abbocca all'amo.

06/12/13

Perchè si dice: "essere un anfitrione"?

Anfitrione
Ed eccoci ad un altro adagio, anche questo desueto devo dire, in realtà mi riporta alla mente una canzone di Aznavour.
Essere un Anfitrione, si dice di un ospite generoso e accogliente, presso il quale si mangia bene, abbondantemente in allegria. Anfitrione è un eroe mitico, figlio di Alceo e re di Tirinto.

Restò forse, ironicamente, famoso per la sua prodigalità. Ospitò Zeus e questi, innamoratosi di sua moglie Alcmena, si travestì ed eluse la fedeltà della donna, rendendola madre di Ercole. Ma l'origine vera del detto è probabilmente nella battuta dell'Amphitryon di Molière, dove Sosia, per indicare chi è il vero marito di Alcmena, tra Anfitrione e Zeus che ne ha assunto l'aspetto, dice: Le véritable Amphitryon, c'est l'Amphitryon où l'on dine (il vero Anfitrione è l'Anfitrione presso cui si mangia).
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.