11/09/14

I quattro punti sulla strategia di Obama per la "nuova guerra"

Barack Obama ha parlato ieri notte agli americano a reti unificate. Con tono ufficiale ma sobrio, ha annunciato al mondo intero di aver autorizzato una nuova guerra. La sua decisione di rispondere al gruppo Isis, di matrice islamica, con una campagna aerea. "Distruggere Isis"


 «l'America sconfiggerà la minaccia terroristica posta dall'Isis. Sarà alla guida di una coalizione per portare a termine l'obbiettivo indebolire e infine distruggere Isis attraverso una strategia di azione antiterroristica ».
Quel martedì 11 settembre del 2001, l'America fu attaccata dal terrorismo islamico che cambiò il corso della storia e oggi treci anni dopo la giornata viene segnata dall'inizio di una nuova guerra, frutto di una nuova alleanza. «C'è un principio di fondo nella mia presidenza – ha detto ancora Obama - chi minaccia l'America non troverà un posto sicuro dove rifugiarsi ...perciò ecco la mia strategia».

La strategia
Obama finalmente ha presentato agli americani la sua strategia, annunciandola in un importante messaggio alle nazioni. Un presidente che non voleva la guerra e sopratutto in Medio Oriente, presenta un discorso storico e riassume la sua strategia in quattro punti:
1) Ci saranno raid aerei sull'Iraq ma anche in Sisria. Obama minacciò attacchi aerei anno scorso, alla risposta dell'uso di armi chimiche da parte della Siria, mai portati a termine per una netta opposizione del Congresso e anche dell'opinione pubblica. Dopo aver visto la decapitazione di due americani, l'opinione pubblica ha cambiato idea e appoggia la strategia del suo presidente.

2) Affiancare e aiutare le forze curde e irachene sul campo. Saranno inviati altri 475 soldati in Iraq, ma solo per addestramento. Nessun militare al fronte per questa volta.

3) Questa guerra contro il terrorismo apre nuove possibilità di attacchi terroristici nel nostro paese. Con la presenza di "nationals" di cittadini occidentali o europei fra le file dell'Isis, è necessario intervenire in modo da non lasciargli libertà di azione. Obama porterà la questione al consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, tra due settimane, durante l'assemblea generale dell'Onu.

immagine presa dal web
4) Quarto e ultimo punto l'aiuto per i rifugiati e i profughi sradicati dalle loro terre e dalle loro case dai terroristi islamici. Obama ha ritenuto sottolineare che non si tratta di una guerra all'Islam, ma a coloro i quali dimostrano crudeltà religiosa. Le loro azioni non hanno nulla a che fare con la religione.

 Infine, la coalizione: «Il Segretario di Stato John Kerry si è incontrato oggi con il nuovo governo iracheno e nei prossimi giorni sarà impegnato in un viaggio in Medio Oriente e in Europa per reclutare nuovi alleati, in particolare nel mondo arabo».

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