Mentre ci sono preti che lottano incessantemente, e alcuni hanno dato la propria vita, per combattere mafia e 'ndrangheta, ce ne sono altri che si prostano davanti ai boss mafiosi, facendolo anche in pubblico durante le manifestazioni religiose. E' accaduto lunedì scorso a Oppido Mamertina, in provincia di Reggio Calabria, un paese alle falde dell'Aspromonte sul versante nord-occidentale.
Come da tradizione secolare, si stava svolgendo la processione della Madonna delle Grazie, per le vie cittadine, con tanto di statua al seguito, preceduta da diversi sacerdoti e da buona parte del consiglio comunale. Arrivata all’incrocio tra Corso Aspromonte e via Ugo Foscolo,la processione è stata fatta fermare davanti alla casa del boss del paese,Giuseppe Mazzagatti, vecchio capo mafioso di 82 anni condannato all’ergastolo per omicidio e associazione a delinquere di stampo mafioso.Una sosta di circa una trentina di secondi, con tanto di inchino della statua, ha fatto scattare la decisione al maresciallo dei carabinieri e a due suoi uomini, che come tutti gli anni accompagnano il rito religioso in tutto il suo itinerario, di abbandonare immediatamente la cerimonia.
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Un gesto coraggioso, quello del maresciallo, che sta a dimostrare il giusto disprezzo delle istituzioni nei confronti della 'ndrangheta, ma che purtroppo non è stato seguito da nessun altro, nè tra i fedeli, nè tra i sacerdoti e nè tantomeno dai rappresentanti le istituzioni comunali. Paura, omertà, o addiruttura complicità? Non è dato sapere ancora se ci saranno prese di posizione da parte del Vativano.( immagine presa dal web)