17/06/14

Per innamorarsi basta un minuto, no?

Preparate i fazzoletti cari lettori, perché oggi affronteremo un libro che vi farà consumare, dalla prima all'ultima pagina, tutti i fazzoletti in vostro possesso. Il libro di oggi è P.S. I love you di Cecelia Ahern.

Cecelia Ahern
Holly giovane 29enne resta vedova, dopo sette anni di amore, del marito Gerry, colpito da un tumore celebrale. Holly è arrabbiata perché si sente tradita da Gerry, che le aveva promesso di starle accanto per il resto della sua esistenza. Ma Gerry non ha dimenticato la promessa fatta mentre era in vita e trova il modo di farle avere una lettera ogni mese, con un messaggio che le possa essere d'aiuto per ritornare a vivere anche senza di lui, e alla fine di ogni messaggio non dimentica mai di ricordarle una cosa: P.S. I love you! Pian piano Holly impara che deve continuare a vivere anche senza Gerry, che rimarrà per sempre nel suo cuore.

“Senza respirare, con le lacrime agli occhi e il cuore martellante Holly lesse il messaggio, conscia per tutto il tempo che chi glielo aveva scritto non avrebbe mai più potuto spedirgliene un altro. Accarezzò con le dita la calligrafia di Gerry, sapendo che era stato l'ultimo a toccare quella pagina.”

P.S. I love you
P.S. I love you è il romanzo d'esordio di Cecelia Ahern, che è diventato subito un bestseller in Gran Bretagna, e tra i libri più venduti negli Stati Uniti: insomma un esordio col botto. Probabilmente avrete già sentito il titolo di questo libro perché nel 2008 ne hanno tratto un film con Hilary Swank e Gerard Butler, di cui non so dirvi niente, perché non l'ho visto.

Per il suo esordio la Ahern sceglie una narrazione in terza persona, semplice e scorrevole, capace di coinvolgere anche i più refrattari ai romanzi sentimentali. La sua fresca capacità di coinvolgere il lettore vi porterà a ridere da soli alle battute che leggerete e a piangere come fontanelle nei momenti più toccanti, ma se un autore riesce a fare una cosa simile, allora è riuscito nel suo intento, altrimenti ha solo riempito qualche centinaio di pagine solo per passare il tempo.

“Trovare qualcuno da amare ed esserne ricambiati è una cosa meravigliosa. Ma trovare l'anima gemella è veramente il paradiso. L'anima gemella è una persona che ti capisce come nessun'altra, che ti ama come nessun'altra, che sarà lì per te sempre, qualsiasi cosa succeda. Dicono che niente dura in eterno, ma io credo fermamente che per alcuni l'amore continui a vivere anche quando non ci sono più. So molto bene cosa voglia dire avere vicino una persona così.”

Hilary Swank e Gerard Burtler
in "P.S. I love you"
Nonostante la storia di fondo sia abbastanza triste e deprimente (ma in fondo quale vita reale è tutta rose e fiori?) in tutto il romanzo la Ahern tenta di comunicare un messaggio di positività, che traspare dopo ogni lettera di Gerry. In questo romanzo la Ahern ci dice che la vita, al di là delle gioie e dei dolori che ci può riservare, va sempre vissuta. I personaggi di P.S. I love you sono in realtà un tramite per cioè che comunicano, non sono infatti loro i veri personaggi di questo libro, ma  i loro sentimenti, i loro problemi, le loro conquiste e le loro sconfitte, così come lo sono nella nostra vita di tutti i giorni.







“Carissima Holly,
non so dove sarai né esattamente quando leggerai queste parole.
Spero soltanto che la mia lettera ti trovi in buono stato e in buona salute.
Non molto tempo fa mi hai sussurrato all'orecchio che non ce la fai ad andare avanti da sola. Invece puoi farcela, Holly.
Sei forte e coraggiosa e supererai tutto questo.
Abbiamo avuto dei momenti bellissimi, e tu hai reso la mia vita... tu sei stata la mia vita.
Non ho rimpianti.
Ma io sono solo un capitolo della tua: ce ne saranno molti altri.
Aggrappati pure ai nostri magnifici ricordi, ma non avere paura di creartene di nuovi.
Grazie per avermi fatto l'onore di essere mia moglie.
Ti sarò eternamente riconoscente, per tutto.
Ogni volta che avrai bisogno di me, sappi che ti sono vicino.
Ti amerò per sempre.

Tuo marito e il tuo migliore amico. Gerry.”


(Le immagini presenti in questo post sono state prese da internet, le citazioni invece dal libro di cui il post parla)
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