15/05/14

Electrolux firma accordo | Crisiin aumento del mercato casa | Debito pubbliche Ammninistrazioni in crescita

Firmato l'accordo che salva, per ora, tutte le fabbriche e le produzioni italiane di elettrodomestici di Electrolux è stato firmato da Azienda, Sindacati e Autorità Pubbliche al Ministero dello Sviluppo Economico. L’intesa permette una riduzione del costo del lavoro e del prodotto e prevede importanti azioni di efficienza produttiva nelle fabbriche italiane. Ciò consente, nel quadro del piano strategico 2014-2017, di procedere allo sviluppo operativo del piano industriale e alla allocazione degli investimenti previsti dal Gruppo per 150 milioni di Euro. Grazie agli importanti risultati raggiunti, Electrolux prevede per tre fabbriche (Solaro, Susegana e Forli’) volumi in crescita. Per il sito di Porcia viene assicurata la continuità delle produzioni di lavabiancheria attraverso una rifocalizzazione della missione sui segmenti più alti e a maggior valore aggiunto. Il passaggio finale del referendum dei lavoratori in tutte le fabbriche è atteso per la metà della prossima settimana. (fonte ADNKronos)

Roma - Nel primo trimestre 2014 picco della crisi del mercato immobiliare italiano. Secondo il motore di ricerca www.Nuroa.it, specializzato nel settore immobiliare, l'analisi dei dati sull'andamento del mercato italiano mostra un calo dei prezzi di vendita degli immobili nelle principali citta' italiane, sia sul lungo che sul breve periodo. Nel primo trimestre del 2014 gli immobili hanno toccato il valore piu' basso degli ultimi anni, considerando nel complesso appartamenti, case, locali commerciali, terreni, uffici e garage. (AGI)

Il debito delle Amministrazioni pubbliche e' aumentato a marzo di 12,8 miliardi, raggiungendo un nuovo massimo storico a 2.120 miliardi di euro da 2.107,2 miliardi di febbraio. Lo comunica Bankitalia. L'incremento del debito è stato inferiore al fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (17,8 miliardi), per effetto principalmente del decremento di 2,7 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro (pari a fine marzo a 62,1 miliardi; 45,9 a marzo del 2013); l'emissione di titoli sopra la pari, l'apprezzamento dell'euro e gli effetti della rivalutazione dei Btp indicizzati all'inflazione (BTPi) hanno complessivamente contenuto l'incremento del debito per 2,3 miliardi, spiega Via Nazionale. Con riferimento alla ripartizione per sottosettori - prosegue Bankitalia - il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 13,6 miliardi, quello delle Amministrazioni locali è diminuito di 0,9 miliardi e quello degli Enti di previdenza è aumentato di 0,1 miliardi.
(fonte ANSA.it)


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