29/05/14

ANNO DOMINI 1985: L'ANNO DELL'OPERA AL NERO

"Il cuore non mente mai all'uomo,
è sempre la mente che gli mente".
Saggezza orientale

ANNO DOMINI 1985:
L'ANNO DELL'OPERA AL NERO
di Bernardino del Boca
Questo anno era atteso da molto tempo. Dal 1975 gli esoteristi attendevano anno in cui il limo, dopo la caduta dei valori del passato, avrebbe cominciato a formarsi sotto le macerie. Quel limo fertilizzante che avrebbe accelerato la caduta delle cose che devono crollare, aumentata la confusione in chi crede solo nella materia, e permesso ai valori del nuovo piano di coscienza di gerrmogliare in tutti i continenti.
E ciò che sta ora accadendo, ovunque. Nel maggio del 1951, al primo Congresso ICSE che si tenne in Olanda, ad Amsterdam, conobbi lo scrittore inglese Rom Landau che rappresentava la Gran Bretagna al Congresso. Era l'autore di un libro di grande successo: "God is my adventure" (Ivor Nicholson and Watson, Londra 1935) che aveva avuto subito quattro riedizioni entro il 1936. In questo libro Landau ha raccolto le sue interviste con i mistici e i maestri spirituali del tempo: il Conte Keyserling, Stefan George e il Bò Yin Ra, Rudolf Steiner, Krishnamurti, Shri Meher Baba, Principal George Jeffreys, Frank Buchman, P.D. Ouspensky, Gurdjieff, ecc.
Bernardino del Boca

Avendo anch'io conosciuto Krishnamurti durante le sue conferenze all'Alpino di Stresa, parlammo molto di lui. Mi interessava sapere del suo incontro con Krishnamurti in California. Landau aveva telefonato alla Ojai Valley, dove allora viveva Krishnamurti, e la sua richiesta per una intervista fu accettata. Krishnaji era appena tornato dalla Nuova Zelanda e si trovava a Carmel, località vicino a San Francisco. Era l'autunno del 1934. Landau arrivò via mare a New York, prese uno dei primi aerei che facevano servizio per San Francisco e da qui prese il treno per Monterey. Arrivò che pioveva e da questa località telefonò a CarmeI. Dopo mezzora Krishnamurti stesso lo venne a prendere in automobile. Landau lo aveva conosciuto e intervistato sette anni prima, e lo aveva adorato al castello di Eerde, Ommen, in Olanda, assieme a migliaia di altre persone. Lo aveva adorato come il "Maestro del Mondo", il Messia dei tempi nuovi. Lo ritrovava con la figura ancora giovanile, ma col viso segnato e con alcuni capelli bianchi.

Ora era il filosofo, il saggio che insegnava a liberarsi da tutte le illusioni. . In auto Krishnamurti gli disse: "Non so perché avete fatto questo lungo viaggio per vedere me, e se sarò in grado di soddisfarvi. Come proponete di iniziare?" Landau rispose che voleva stare l'intera settimana il più possibile con lui e parlare di tutto. Ne risultò la più bella e candida intervista che Krishnamurti abbia mai rilasciato. Durante i giorni del congresso ICSE io e Landau parlammo molto di quell'incontro. Discutemmo delle risposte che Krishnamurti diede riguardante il li~retto "Ai piedi del Maestro" e dei suoi rapporti con la Signora Besant, ma SI parlò soprattutto di ciò che non apparve nell'intervista, di quei silenzi con cui Krishnamurti indicava le "nuove vie", le cose per cui non c'erano ancora le parole per dire.

L'uomo deve liberarsi degli inganni della prima mente e riconoscersi come Anima, non come personaggio, se vuole trovare la via del cuore. Il "Cuore dell' Anima", non il cuore del personaggio. Il suo maestro ed amico, il Vescovo Leadbeather lo aveva iniziato alle "cose nuove che stavano per venire" e lo aveva forzato a superare i limiti del suo personaggio karmico. Le sue giornaliere sofferenze fisiche erano dovute a questa forzatura: era costretto a recitare una parte che serviva agli altri, non a lui. Tutti nel mondo recitano una parte che non hanno scritto loro, ma l'Autore. Tutti nel mondo modificano questa parte nel meglio o nel peggio, secondo un complesso e continuato mutevole stato di cose. Solo il "guerriero" cammina sulla "strada diritta", al di là del Bene e del Male: vive nell'illusione ma non si lascia ingannare da essa.

"Landau mi parlò anche della visione che Krishnamurti aveva del futuro: il crollo di un piano della mente per la conquista di uno nuovo: e la venuta dell"' anno della putrefazione", l'anno dell'opera alchemica al nero, l'anno della confusione, l'anno 1985, l'anno in cui inizia il suo silenzio. L'anno in cui l'uomo deve cominciare a sapere che può comandare al suo cuore, se si sottrae agli inganni della prima mente, se si libera dal conosciuto. Landau ha scritto nella sua intervista a Carmel, a pag.404 del suo libro: "Comandare al cuore è possibile solo se si è aiutati dal coraggio e dalla fede. Il coraggio è necessario affinché si possa essere capaci di abbandonare la paura; e la fede è necessaria per avere fede in Dio". In questo anno 1985 in cui anche le Chiese, oltre a tutte le istituzioni laiche, mostrano la trama materiale che toglie loro ogni forza per lottare contro il male dilagante, Papa Giovanni Paolo II dice: "L'umanità ha un estremo bisogno di bontà, e per questo ha amato Papa Giovanni e tuttora lo venera e lo invoca". Il mondo è buono, perché possiamo sperimentare la sua fondamentale bontà, ma la mente, portata sugli altari, porta l'uomo-bestia a desiderare il male, a nutrirsi di cattiveria, a crogiolarsi negli aspetti più negativi del pensiero umano.[...]


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