Insomma tempo contro tempo, è lo slogan lanciato dalla “Banca del Tempo” istituita a Capo d’Orlando, grazie all’azione centrale del progetto Concilia famiglia e lavoro-rete sociale integrata “Nebrodi città aperta”. Il progetto è finanziato dall’assessorato Famiglia, Politiche Sociali e del Lavoro della Regione Siciliana.
Nella Biblioteca Comunale di Capo d’Orlando si è svolto il primo incontro aperto alla cittadinanza e rivolto alla programmazione delle attività.
Presenti Teresa Restifo, delegata ai servizi sociali del Comune di Capo d’Orlando, Cettina Ventimiglia, funzionario municipale e responsabile del progetto e Maria Grazia Giorgianni, presidente dell’Associazione Pink Project.
Banca del Tempo |
Scopo principale della “Banca del Tempo”, hanno spiegato i promotori, è di trovare delle offerte, che non si limitino a semplici “servizi” ma che sappiano trasferire competenze e qualità, che ogni correntista possa utilizzare autonomamente, ad esempio: preparare il sapone o detergenti naturali per l’igiene della casa, rimedi naturali contro contro gli insetti, tecniche di ricamo.
La “Banca del Tempo” è un istituto di credito particolare in cui non viene depositato denaro ma tempo da scambiare.
Come una vera e propria banca, funziona sulla base dei movimenti in entrata ed in uscita, cioè crediti e prestiti di tempo, effettuati dagli aderenti, registrati su libretti di assegni e conti correnti personali, periodicamente contabilizzati e verificati in modo da garantire condizioni di sostanziale pareggio tra entrate ed uscite di ogni associato. Dei soldi non c’è traccia alcuna: i conti correnti tracciano il tempo ed i libretti degli assegni servono per quantificare il tempo da acquistare in prestazioni da altri aderenti. (la gazzetta del sud)