Premesse

Allo stato attuale esso è una truffa impunita.
Cominciamo a riflettere:
A cosa serve un programma?
I cittadini del nostro paese hanno una serie di problemi, a cui bisogna dare risposta; questa
risposta e le sue possibili soluzioni vanno programmate.
Chi ha i problemi?
I cittadini del nostro paese.
Quindi si presume che quattro personaggi, chiusi in una stanza possano risolvere con il loro
“programma” i problemi di cinquemila persone; vi sembra possibile?
Infatti, siccome non è possibile, i programmi muoiono subito dopo le elezioni, perché questo
tipo di programmi servono a risolvere esclusivamente i problemi dei quattro o cinque
personaggi, che grazie alla legge Bassanini, per cinque anni possono notevolmente
migliorare il loro Budget familiare.
I problemi dei cinquemila cittadini li possono risolvere solo i cinquemila cittadini e
nessun altro, ed è bene così.
La vita di ognuno di noi dal primo all'ultimo respiro è fatta di scelte e di decisioni, che
provocheranno delle conseguenze.
Se queste decisioni vengono prese da un altro, costui s'impossessa della nostra vita, perché
approfitterà del nostro consenso per risolvere i problemi secondo i suoi interessi e non
secondo i nostri.
Faccio un esempio per rendere comprensibile il concetto:
Durante il tempo libero mi diverto a fare quadri.
Siccome uso una tecnica abbastanza primitiva, che si chiama pirografia (legno bruciato con
saldatore elettrico) le facce non vengono molto bene.
Ho fatto un quadro che rappresenta me e mia moglie abbracciati su una panchina con sfondo
mare.
Alcuni amici, che hanno visto il quadro, l'hanno interpretato come due amanti che sono
andati a pomiciare in un bosco.
Qual è la verità?
Dipende da chi è padrone del quadro.
Se il padrone sono io quel quadro rappresenta me e mia moglie, se diventa proprietà dei
miei amici quel quadro rappresenta gli amanti.
La verità allora è sempre collegata al potere.
Siccome il quadro è mio, se voglio che rappresenti la mia verità non posso mai darne il
potere in mano ad altri.
Questi amici erano in buona fede, cioè loro vi hanno veramente letto nel quadro un'altra
verità.
Il problema s'incarognisce quando l'altro ha interesse a deformare la mia verità, per
convenienza, perché ha altri fini, diversi dai miei.
E questa è la situazione attuale della politica italiana.
I politici s'impossessano dei nostri problemi, per acquisire potere su di noi , ma ne
deformano le soluzioni, per perseguire i loro interessi.
La sinistra italiana è stata completamente assorbita in questo processo attraverso la legge
Bassanini, che ha permesso la creazione di un area di privilegio ai livelli più bassi,
sollecitando l'appetito di molti nullafacenti, che si sono scatenati in una affannosa bagarre
per il posto a tavola.
In questo modo si allontanavano dal popolo anche i rappresentanti ai livelli più bassi, che
venivano trasformati in controllori dei loro simili, per legarli alla struttura burocratica dei
partiti e farli diventare parte della casta.
Uno scampolo di questa situazione la si sta vivendo anche qui da noi.
A livello nazionale la cosa viene replicata in senso ancora peggiorativo, perché qualcuno
ricompensa in questo modo anche le sue comari, trasformando l'intero paese in una
macchietta.
Ovviamente questi personaggi s'impossessano dei nostri problemi non per portarli a
soluzione, perché, come abbiamo visto, sarebbe impossibile senza la partecipazione degli
interessati, ma per poter risolvere i loro problemi.
2. Cos'è la politica e qual è il suo compito
Un allenatore di calcio degli anni sessanta: Heriberto Herrera affermava:” Una partita
perfetta è una partita che finisce zero a zero, perché significa che non è stato fatto nessun
errore”.
Ebbene: se la politica regola la vita dei cittadini essa deve fare in modo che la partita venga
giocata da tutte le forze in campo e il suo compito è quello di impedire che una forza
prevalga sulle altre e quindi faccia gol, perché ciò, distruggendo l'equilibrio, distrugge il
gioco.
Compito della politica non è quello di risolvere i problemi dei cittadini, ma quello di
creare le condizioni più propizie affinché i cittadini possano risolvere DA SOLI i
propri problemi.
I motivi per cui è meglio soli che male accompagnati l'ho espresso al punto1. Cosa significa
quanto sopra affermato?
Il compito del politico si sdoppia in due direzioni:
Il primo compito è di carattere informativo; cioè egli ha il dovere di mettere a
disposizione dei cittadini il maggior numero di informazioni possibili, che possano
aiutare quest'ultimo a risolvere nel modo migliore i suoi problemi.
Se il politico dà delle informazioni sbagliate, il cittadino farà delle scelte sbagliate, con
conseguenze disastrose per il cittadino e di conseguenza per l'intera comunità.
A questo proposito val la pena di ricordare che l'ONU ha messo l'Italia al 73° posto al
mondo come libertà ( e quindi qualità ) dell'informazione, fra il Ghana e l'Uzbekistan, chissà
perché....in ogni caso è ampiamente dimostrato che l'informazione viene sistematicamente
manipolata ( allora non è un problema di mancanza, bensì di manipolazione) dai media
nazionali e non è che con la sinistra al potere siamo migliorati in graduatoria.
In Italia il rapporto tra politica e cittadini è ormai inesistente per reciproca sfiducia.
Il secondo compito è di carattere normativo: Il cittadino in base alle informazioni ricevute
decide di prendere delle iniziative, che devono aiutarlo a risolvere i suoi problemi, le
comunica al politico, che deve fare delle leggi che, rispettando le scelte strategiche decise
dalla comunità, permettano al cittadino di realizzare il suo progetto nel modo migliore.
Il compito del politico finisce qui, oltre al fatto che deve stare attento che la situazione resti
in equilibrio fra le forze in campo: insomma assolvere alla funzione di arbitro.
Compito della politica quindi è quello di NON amministrare soldi, che prescindano da quelli
strettamente necessari alla gestione della cosa pubblica.
Bene, per capirci qualcosa analizziamo la situazione attuale:Wall Street ha speso per far
eleggere “l'abbronzato” circa novecento milioni di dollari.
Secondo voi perché l'ha fatto?
Ci si meraviglia quindi se tutti i consiglieri “dell'abbronzato” provengono da Wall street e
il suo “programma” è andato a farsi fottere il giorno dopo le elezioni?
Ci si meraviglia se ha mollato migliaia di miliardi di dollari per i banchieri e s'è messo a
tagliare anche gli ultimi spiccioli dello stato sociale, dopo aver promesso riforme eclatanti,
che non verranno mai realizzate?
Ci si meraviglia se a tutt'ora nemmeno uno dei titoli spazzatura sia stato vietato in borsa e i
mafiosi di Wall Street, dopo aver scaricato i loro debiti sui cittadini, grazie a questi politici
corrotti, possono riprendere allegramente daccapo i loro giochetti truffaldini?
In Italia invece, siccome siamo nel regno della macchietta, non hanno voluto correre il
rischio di corrompere l'arbitro,...... non si sa mai, perciò hanno deciso di nominare arbitro
direttamente il capitano di una delle squadre impegnate.
Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, ma quelle prossime saranno terribilmente più
serie, perché tutti gli errori verranno al pettine e verranno in una volta sola, trasformati in un
groviglio insolubile.
La finanza è fondamentale per l'impresa, perché essa offre l'ossigeno per farla funzionare,
ma se invece di ossigeno immette veleno, avvelena la vita di intere nazioni.
Chi impedirebbe ad un governo italiano serio di mettere al bando la contrattazione in borsa
di questi titoli truffa?
Che il nano nazionale non lo faccia è comprensibile, perché fa parte della banda, ma avete
mai sentito qualcuno dei nostri politici “di sinistra “ compreso “ Franceschiello” o lo
zampognaro abruzzese o l'amichetto di merende di Soros, il barbuto guitto casinista,
avanzare delle proposte in questa direzione ?
Il nano non lo fa perché è uno di loro, questi altri non lo fanno perché sono i loro lacchè.
Altro che alternativa politica è solo una farsa politica.
Non ci resta che prendere l'iniziativa !
Questo scritto vuole essere un tentativo di rendere pubblico il pericolo, tentare di sciogliere
il groviglio ed offrire delle proposte di soluzioni almeno locali.
Non ho paura che Wall Street o la City crollino, ho paura perché il mio vicino di
casa non mi saluta, perché la vita sociale del paese è andata distrutta, perché le
conoscenze per l'auto- approvvigionamento sono state smarrite, perché la solidarietà
anche fra consanguinei è stata abbandonata, perché le nostre intelligenze e le nostre
scelte vengono condizionate dal grande fratello, che è penetrato nelle nostre case e nei
nostri cervelli, trasformandoci in tubi digerenti di idee e prodotti spazzatura, perché
tutto ciò permette il dominio di pochissimi su tutti noi rendendoci loro schiavi, pronti
a venire trasformati in carne da cannoni.
Solo se riusciremo a recuperare la nostra dimensione umana e la nostra libertà
potremo uscire dalla trappola nella quale siamo caduti, sconfiggere la paura e
recuperare il sorriso e la voglia di vivere.
Questo scritto vuole essere un tentativo in questa direzione.
Un'ultima cosa: Se il ruolo del politico è quello dell'arbitro; i giovani non possono fare
politica, perché devono giocarsi la partita, fare soldi; perché devono realizzare la loro
vita; quando decidono di far soldi attraverso la politica, corrompono se stessi e la
politica.
Uno dei grandi problemi della sinistra italiana è quello di venire rappresentata da esponenti
che sono nati politici ( arbitri) .
Mi volete spiegare come delle mammolette simili vogliono smenarsela con un gaglioffo
rotto a tutti i trucchi, che la frequenza di mafiosi, delinquenti della finanza e bucanieri vari
ha forgiato?
Se la vita è una partita nella quale c'è da battagliare, che volete, che la battaglia la faccia io
con i miei 65 anni o non sia più giusto che se la giochi un ragazzo di venti anni? Semmai
potrei fare l'allenatore e metterlo a conoscenza dei trucchi della controparte.
Cosa che appunto tento di fare.
3.Cosa sta succedendo?
scritto da Giuseppe Siano
[mercoledì la terza parte]