24/01/14

Se tutti stiamo interpretando un ruolo, allora l'anima gemella non esiste perché le nostre anime non sono vere

Quanti tipi di amore esistono? Moltissimi risponderete voi. Si tratta di un sentimento con molteplici sfumature. E se l'amore che unisce due persone fosse fondato sulla paura e sul ricatto, si potrebbe ancora parlare di amore?

Tranquilli, non voglio cominciare a fare discussioni filosofiche, o anche psicologiche, sui sentimenti umani, tuttavia tenete a mente questa domanda perché vi servirà per il libro di cui andrò a parlarvi, ovvero L'amore bugiardo di Gillian Flynn.

L'amore bugiardo
L'amore bugiardo racconta la storia di Amy e Nick, sposati da cinque anni e che, da New York, si sono trasferiti a North Carthage per assistere la madre di Nick malata di cancro. Per i loro anniversari Amy organizza sempre una caccia al tesoro durante la quale ripercorre i bei momenti passati insieme a Nick, tutto questo utilizzando indizi e indovinelli. Anche quest'anno Amy ha preparato ogni cosa per festeggiare il loro anniversario, ma quando Nick rientra a casa capisce subito che qualcosa non va e che sua moglie è scomparsa. La polizia comincia ad indagare mentre tutta la cittadina si adopera per ritrovare Amy. Ben presto però le prove che vengono rinvenute dalla polizia non puntano su un estraneo, ma su Nick.



Mi hanno sempre detto che l'amore dovrebbe essere incondizionato, così è la regola. Ma se l'amore non ha confini, né limiti, né condizioni, perché uno dovrebbe sforzarsi di comportarsi bene? Se io so di essere amata qualunque cosa accada, che gusto c'è?

Il romanzo della Flynn è diviso in due parti. Nella prima parte è Nick il narratore degli eventi mentre di Amy conosciamo solo quello che leggiamo dal suo diario, dove lei racconta dal loro primo incontro fino ai vari anniversari. Nella seconda parte, invece, la narrazione lascia lo spazio anche ad Amy rivelando cosa sia realmente accaduto “il giorno che”.
Gillian Flynn

L'autrice gioca con il lettore sfruttando la prima parte del romanzo, in cui ci farà credere la verità che pensiamo essere quella giusta. Basandoci solo su questo il romanzo non è poi chissà quale superbo caso letterario, ma è proprio su questo che la Flynn puntava. Nella seconda parte del libro, infatti, ogni certezza viene capovolta, ogni idea o supposizione che il lettore poteva avere sugli eventi e sul finale del libro, vengono stravolti perché in realtà quello che credevamo reale era solo una bugia. Già. Ed è proprio da qui che le cose si fanno interessanti e il libro diventa finalmente un opera che emerge dalla massa.

I personaggi sono ben caratterizzati dal punto di vista psicologico e la narrazione è scorrevole ed intrigante, più nella seconda metà del libro che nella prima.

Questo è il primo libro che leggo di Gillian Flynn, quindi non posso dirvi se sia il migliore o se invece sia il peggiore, quello che posso dirvi è che è stato una sorpresa. Iniziato con un po' di dubbio, proseguito con incertezza e poi finito di leggere di volata con un finale che non vi aspetterete mai.
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