03/01/14

Quando la cucina e l'amore si fondono dando origine a pure poesia

Nell'apprestarmi a scrivere la recensione di questo romanzo non posso fare a meno di sentirmi particolarmente affine al critico Anton Ego del film di animazione Ratatouille, perché? Perché per inaugurare il nuovo anno vi parlerò di un romanzo incentrato sulla cucina, ed in particolare sulla vita di un cuoco realmente vissuto.

Tartufi bianchi
in inverno
Il libro in questione si intitola Tartufi bianchi in inverno, della scrittrice Nicole Mary Kelby, il cuoco di cui l'autrice ci parla in questo libro è Georges Auguste Escoffier. Escoffier famoso cuoco francese, pioniere della ristorazione moderna e autore anche di vari libri di cucina, visse nel periodo della Belle Epoque francese, un'epoca sfarzosa, sensuale, scandalosa fatta di spettacolarità e pettegolezzo.

L'autrice ci presenta questo rinomato chef ormai al termine della sua interessante e avventurosa vita, in compagnia della moglie vecchia e malata quanto lui, per ripercorrere a ritroso gli attimi salienti della sua vita. Per fare ciò l'autrice lascia che sia lo stesso Escoffier a raccontarci la sua vita, le sue creazioni e le sue smisurate passioni.

Unendo fatti reali con altri prettamente romanzati, l'autrice ci trasporta in un viaggio tra le rinomate cucine di tutto il mondo, tra piatti deliziosi, profumi soavi di manicaretti cucinati con passioni, e cene con personaggi di spicco della politica e della vita di quel tempo

Georges Auguste Escoffier
Escoffier però non amava in modo smisurato solo la cucina, ma anche le donne, e così, tra le pagine di questo romanzo, l'autrice ci porta a scoprire il dolce, delicato, duraturo e purtroppo talvolta anche dimenticato amore per la moglie Delphine da cui però è sempre tornato, nonché l'amore venerato per la divina Sarah Bernhard, una delle grandi attrici teatrali del XIX secolo.

Un romanzo evocativo e voluttuoso, gustoso e affascinante nelle sue ambientazioni di un tempo passato, e forse per questo motivo così magico, narrato con straordinaria poesie dall'autrice. Ogni piatto cucinato da Escoffier emerge dalle pagine di questo romanzo reale e concreto, tanto da poterne quasi sentire l'odore. I vapori dei cibi cucinati evocano attimi di sensuale amore e tormentosi ricordi dolorosi, fantasmi di anime tormentate e tristi che aleggiano in cucine indaffarate.

La cucina è magia, è poesie, è amore: questo ci insegna Auguste Escoffier, "Cuoco dei re, re dei cuochi".
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