Nell'apprestarmi a
scrivere la recensione di questo romanzo non posso fare a meno di
sentirmi particolarmente affine al critico Anton Ego del film
di animazione Ratatouille, perché? Perché per inaugurare il
nuovo anno vi parlerò di un romanzo incentrato sulla cucina, ed in
particolare sulla vita di un cuoco realmente vissuto.
Tartufi bianchi in inverno |
Il libro in questione si
intitola Tartufi bianchi in inverno, della scrittrice Nicole
Mary Kelby, il cuoco di cui l'autrice ci parla in questo libro è
Georges Auguste Escoffier. Escoffier famoso cuoco
francese, pioniere della ristorazione moderna e autore anche di vari
libri di cucina, visse nel periodo della Belle Epoque
francese, un'epoca sfarzosa, sensuale, scandalosa fatta di
spettacolarità e pettegolezzo.
L'autrice ci presenta
questo rinomato chef ormai al termine della sua interessante e
avventurosa vita, in compagnia della moglie vecchia e malata quanto
lui, per ripercorrere a ritroso gli attimi salienti della sua vita.
Per fare ciò l'autrice lascia che sia lo stesso Escoffier a
raccontarci la sua vita, le sue creazioni e le sue smisurate
passioni.
Unendo fatti reali con
altri prettamente romanzati, l'autrice ci trasporta in un viaggio tra
le rinomate cucine di tutto il mondo, tra piatti deliziosi, profumi
soavi di manicaretti cucinati con passioni, e cene con personaggi di
spicco della politica e della vita di quel tempo
Georges Auguste Escoffier |
Escoffier però
non amava in modo smisurato solo la cucina, ma anche le donne, e così, tra le pagine di
questo romanzo, l'autrice ci porta a scoprire il dolce, delicato,
duraturo e purtroppo talvolta anche dimenticato amore per la moglie Delphine da cui però è sempre tornato,
nonché l'amore venerato per la divina Sarah Bernhard,
una delle grandi attrici teatrali del XIX secolo.
Un romanzo evocativo e
voluttuoso, gustoso e affascinante nelle sue ambientazioni di un
tempo passato, e forse per questo motivo così magico, narrato con
straordinaria poesie dall'autrice. Ogni piatto cucinato da Escoffier
emerge dalle pagine di questo romanzo reale e concreto, tanto da
poterne quasi sentire l'odore. I vapori dei cibi cucinati evocano
attimi di sensuale amore e tormentosi ricordi dolorosi, fantasmi di
anime tormentate e tristi che aleggiano in cucine indaffarate.
La cucina è magia, è
poesie, è amore: questo ci insegna Auguste Escoffier, "Cuoco dei re, re dei cuochi".