Buonanotte al secchio, questa esclamazione viene tipicamente usata per indicare il fallimento di una azione, l’impossibilità di completare un’opera. L’origine è probabilmente legata al secchio usato anticamente per recuperare l’acqua dai pozzi: la rottura della fune lo faceva precipitare nel buio del pozzo, senza possibilità di recupero.
Buonanotte al secchio |
Si racconta in proposito che un contadino abbia esclamato, rivolto alla moglie: "finisco di dare la biada ai cavalli, poi ceniamo, andiamo a letto e buonanotte (anche) al secchio, a ricuperarlo ci penserò domani!"
V'è chi sostiene che l'origine del detto derivi dal fatto che in tempi antichi non esisteva il wc, e nemmeno il bagno come lo intendiamo noi. Quindi la notte, in camera, si teneva un secchio (forse più che un secchio era un vasone alto), per farvi i propri bisogni e che poi, ben sappiamo, veniva svuotato fuor dalla finestra.
Pare però che tutti si augurassero di non averne bisogno durante la notte, dato che tutta l'operazione era scomoda e faticosa e quindi per fare uno scongiuro dicessero "e buonanotte al secchio"!