Lo studio ha coinvolto 613 pazienti con diagnosi di Alzheimer da lieve a moderata che, suddivisi a caso in quattro gruppi, avrebbero ricevuto: 1) 2.000 Unità Internazionali (UI) di vitamina E al giorno; 2) 20 mg di Memantina al giorno; 3) la combinazione delle due sostanze; 4) un placebo. Il follow-up è durato circa 2,3 anni, durante il quale le variazioni nel declino funzionale sono state valutate per mezzo dell’Alzheimer’s Disease Cooperative Study/Activities of Daily Living Score. RISULTATI: nei pazienti del gruppo 1) trattati con vitamina E hanno avuto una diminuzione del 19% nel tasso annuo di declino funzionale cerebrale, rispetto al gruppo 4) trattato con placebo. Inoltre i pazienti trattati con la vitamina E hanno avuto meno bisogno di assistenza personale e sanitaria rispetto sempre al gruppo placebo di circa 2 ore al giorno. Di contro i pazienti dei gruppi 2) e 3) trattati rispettivamente con Memantina e combinazione delle due sostanze non hanno mostrato benefici significativi rispetto al trattamento con la vitamina E. Un buon apporto di vitamina E può dunque essere benefico contro la malattia di Alzheimer, e la dieta è sempre il metodo migliore per assumere le vitamine. Tra i cibi che più contengono la vitamina E ricordiamo gli oli vegetali come l'olio di germe di grano e altri oli di semi come quelli di girasole, mais, nocciola, mandorle...
07/01/14
Per i malati di Alzheimer la speranza viene dalla vitamina E.
Pubblicato da
Romolo Benedetti
I malati di Alzheimer possono sperare. Gli scienziati del Minneapolis VA Health Care System hanno scoperto che un dosaggio quotidiano di 2000 UI di vitamina E, rallenta molto più efficacemente il declino funzionale dei pazienti rispetto al placebo e a un noto farmaco per il trattamento dei sintomi dell’Alzheimer e riduce la loro necessità di essere assistiti. Il dottor Maurice W. Dysken e colleghi hanno condotto uno studio i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of American Medical Association (JAMA) e in cui si sono prese in considerazione l’efficacia e la sicurezza della vitamina E rispetto ad una classe di farmaci specifici per l’Alzheimer come la Memantina.
Lo studio ha coinvolto 613 pazienti con diagnosi di Alzheimer da lieve a moderata che, suddivisi a caso in quattro gruppi, avrebbero ricevuto: 1) 2.000 Unità Internazionali (UI) di vitamina E al giorno; 2) 20 mg di Memantina al giorno; 3) la combinazione delle due sostanze; 4) un placebo. Il follow-up è durato circa 2,3 anni, durante il quale le variazioni nel declino funzionale sono state valutate per mezzo dell’Alzheimer’s Disease Cooperative Study/Activities of Daily Living Score. RISULTATI: nei pazienti del gruppo 1) trattati con vitamina E hanno avuto una diminuzione del 19% nel tasso annuo di declino funzionale cerebrale, rispetto al gruppo 4) trattato con placebo. Inoltre i pazienti trattati con la vitamina E hanno avuto meno bisogno di assistenza personale e sanitaria rispetto sempre al gruppo placebo di circa 2 ore al giorno. Di contro i pazienti dei gruppi 2) e 3) trattati rispettivamente con Memantina e combinazione delle due sostanze non hanno mostrato benefici significativi rispetto al trattamento con la vitamina E. Un buon apporto di vitamina E può dunque essere benefico contro la malattia di Alzheimer, e la dieta è sempre il metodo migliore per assumere le vitamine. Tra i cibi che più contengono la vitamina E ricordiamo gli oli vegetali come l'olio di germe di grano e altri oli di semi come quelli di girasole, mais, nocciola, mandorle...
Lo studio ha coinvolto 613 pazienti con diagnosi di Alzheimer da lieve a moderata che, suddivisi a caso in quattro gruppi, avrebbero ricevuto: 1) 2.000 Unità Internazionali (UI) di vitamina E al giorno; 2) 20 mg di Memantina al giorno; 3) la combinazione delle due sostanze; 4) un placebo. Il follow-up è durato circa 2,3 anni, durante il quale le variazioni nel declino funzionale sono state valutate per mezzo dell’Alzheimer’s Disease Cooperative Study/Activities of Daily Living Score. RISULTATI: nei pazienti del gruppo 1) trattati con vitamina E hanno avuto una diminuzione del 19% nel tasso annuo di declino funzionale cerebrale, rispetto al gruppo 4) trattato con placebo. Inoltre i pazienti trattati con la vitamina E hanno avuto meno bisogno di assistenza personale e sanitaria rispetto sempre al gruppo placebo di circa 2 ore al giorno. Di contro i pazienti dei gruppi 2) e 3) trattati rispettivamente con Memantina e combinazione delle due sostanze non hanno mostrato benefici significativi rispetto al trattamento con la vitamina E. Un buon apporto di vitamina E può dunque essere benefico contro la malattia di Alzheimer, e la dieta è sempre il metodo migliore per assumere le vitamine. Tra i cibi che più contengono la vitamina E ricordiamo gli oli vegetali come l'olio di germe di grano e altri oli di semi come quelli di girasole, mais, nocciola, mandorle...