14/01/14

L'Italia alza la voce! Ricorso alla Corte Suprema Indiana riguardo al caso dei Marò.

L'Italia alza la voce! Ricorso alla Corte Suprema Indiana riguardo al caso dei Marò. Dinanzi al rinvio del governo indiano della presentazione dei capi di accusa per i due marò, l'Italia ha deciso di presentare un ricorso alla Corte Suprema indiana. La 'petition', si è apprende, mira a «scongiurare l'uso di una legge antiterrorismo (Sua Act)».
Massimiliano Latorre e Salvatore Girone

Ieri è stato dato l'annuncio dell'iniziativa intrapresa in maniera «forte e decisa» 
L'atteggiamento alquanto stucchevole che l'India ha iniziato ad assumere nella vicenda dei marò non piace affatto all'Italia. Infatti ieri era stato dato l'annuncio che era partita per New Delhi, ad opera dell'inviato Staffan de Mistura, una «iniziativa molto forte e decisa» con lo scopo di mettere fine all'empasse che dura ormai da troppo tempo e che allunga a oltremodo la prospettiva di rientro in Italia di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, e scongiurare qualsiasi tentativo di introdurre lo spettro della pena di morte.

Barroso ha garantito il suo impegno
L'accelerazione decisa dal Governo Italiano è stata assistita anche dalle pressioni esercitate sui vertici dell'Unione europea, il presidente Josè Manuel Barroso e l'Alto Rappresentante Catherine Ashton, affinchè diano supporto alla posizione italiana. Successivamente un incontro con il vicepresidente della Commissione Ue, Antonio Tajani, Barroso ha garantito un impegno, assicurando che «siamo tutti contro la pena di morte». Missione delle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato Intanto i presidenti delle commissioni Affari esteri e Difesa di Camera e Senato hanno convenuto di promuovere una missione istituzionale attraverso l'invio di «una delegazione, rappresentativa di tutti i Gruppi parlamentari per visitare a Delhi Salvatore Girone e Massimiliano Latorre».
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