Finora le auto alimentate elettricamente, potranno certo essere considerate più ecologiche, convenienti e silenziose, ma difficilmente possono eguagliare l’adrenalinica eccitazione del rombo di un motore che per gli appassionati è come suono di arpe e violini che all’unisono fanno toccare il cielo con un dito! Adesso però la situazione potrebbe cambiare aspetto.
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Auto elettrica da corsa |
Tenuto conto che si tratta di auto elettriche, il cui ambito di movimento resta comunque prevalentemente quello urbano, le gare si svolgeranno in gran parte su circuiti cittadini. L'esordio sarà il prossimo 13 settembre a Pechino, e la seconda corsa il 18 ottobre a Putrajaya, Malesia. Dopodiché lo spettacolo si sposterà in America Latina, con gare a Rio De Janeiro, Punta dell'Este (Uruguay) e Buenos Aires.
Poi negli USA, con Los Angeles e Miami. E infine in Europa, a Monte Carlo e Berlino, con conclusione, si spera trionfale, a Londra il 27 giugno 2015.
L’obbiettivo è che nel tempo il campionato di Formula E diventi quasi pari a quello della Formula 1, con scuderie che costruiscono le proprie auto in maniera indipendente all'interno di norme prestabilite. Tuttavia, dati i costi e i tempi lunghi necessari per sviluppare un veicolo, per il momento tutti i piloti correranno con auto identiche, prodotte in serie. Sono iscritte al campionato dieci scuderie, provenienti da USA, Gran Bretagna, Francia, Germania, Cina, Giappone, India e Principato di Monaco.
L'Italia, almeno per quest'anno, è fuori dalle competizioni, ma lo sarà tecnologicamente: la scocca delle monoposto è infatti prodotta da Dallara Automobili di Parma. Le auto saranno spinte da un motore elettrico McLaren, con cambio sequenziale a quattro marce a controllo elettronico, alimentato da batterie agli ioni di litio fornite da Williams. Insieme a Renault, che si occupa di integrare questi sistemi in un veicolo completa, le aziende hanno formato un consorzio ad hoc denominato Spark Racing Technology.
Le auto saranno in grado di sviluppare 200 KW di potenza, l'equivalente di 268 cavalli, raggiungendo i 220 chilometri orari, anche se per buona parte delle gare verrà mantenuto un limite di sicurezza di 180 cavalli. È previsto l'uso di un sistema per ricaricare le batterie in corsa, ma per il momento non verrà utilizzato. I piloti correranno fino a scaricare le batterie (in circa 20 minuti), dopodiché lasceranno il veicolo in carica ai box e continueranno la corsa su una seconda auto, per poi riprendere la prima a carica avvenuta (un sistema che rende la gestione dei rifornimenti ancora più critica che in Formula 1). L'aspetto delle auto elettriche da corsa non è molto lontano da quello delle cugine a combustione interna. E saranno silenziose, ma non troppo: il suono combinato dovuto al motore elettrico, all'aerodinamica e alla deformazione dei pneumatici arriva a 80 dB, più dei 70 dB prodotti da una normale auto, anche se molto meno dei 140 dB di una monoposto di Formula 1. Staremo a vedere se questa versione meno inquinante dell'automobilismo riuscirà a entrare nel cuore dei fans del motore.