14/01/14

La consulta deposita le motivazioni | Il porcellum può produrre distorsione

La Consulta ha bocciato l'attuale legge elettorale in due punti: l'attribuzione del premio di maggioranza e le liste bloccate. 

La Corte costituzionale in sostanza ammette le liste bloccate soltanto se vengono proposti pochi nomi agli elettori (i cosiddetti listini), un'indicazione che può essere letta come un via libera al modello spagnolo. Il premio di maggioranza previsto dal Porcellum «è foriero di una eccessiva sovra-rappresentazione» e può produrre «una distorsione», perché non impone «il raggiungimento di una soglia minima di voti alla lista».

Schede elettorali
 La continuità. «Il principio fondamentale della continuità dello Stato, non è un'astrazione e dunque si realizza in concreto attraverso la continuità in particolare dei suoi organi costituzionali: di tutti gli organi costituzionali, a cominciare dal Parlamento» e tale principio prevale». «È evidente che la decisione che si assume, di annullamento delle norme censurate, avendo modificato in parte la normativa che disciplina le elezioni per la Camera e per il Senato, produrrà i suoi effetti esclusivamente in occasione di una nuova consultazione elettorale». E' sufficiente un regolamento. «Per quanto riguarda la possibilità per l'elettore di esprimere un voto di preferenza, eventuali apparenti inconvenienti» possono essere risolti «mediante l'impiego degli ordinari criteri d'interpretazione» o «rimossi anche mediante interventi normativi secondari, meramente tecnici ed applicativi della presente pronuncia e delle soluzioni interpretative sopra indicate. Resta fermo ovviamente, che lo stesso legislatore ordinario, ove lo ritenga, 'potrà correggere, modificare o integrare la disciplina residuà (sentenza n. 32 del 1993)». È quanto si legge nelle motivazioni della sentenza della Corte Costituzionale che il 4 dicembre scorso ha bocciato due punti del Porcellu.                                                     fonte. Il Messaggero.it
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