14/01/14

E se ciò che credete pura fantasia fosse in realtà l'assoluta verità?

Armatevi di coraggio prodi lettori, preparate le vostre anime dannate ad un viaggio che conduce fino negli abissi della follia, dove solo i demoni e le creature della notte hanno il coraggio di soggiornare. A traghettarci in questo viaggio nell'oscurità, una guida di prim'ordine: Howard Phillips Lovecraft, che per il tempo di un sogno ci condurrà in terre lontani e in pericoli inimmaginabili usando come nave immaginaria il suo leggendario Necronomicon.

I racconti del
Necronomicon
Lovecraft è stato uno tra i più influenti scrittori, del '900, della narrativa horror, e più in generale della narrativa fantastica, che più di tutti ha saputo rappresentare le paure dell'uomo. I suoi racconti hanno influenzato molti altri scrittori, tra i quali, giusto per fare qualche nome, Clive Barker e Stephen King, rendendolo così un importante punto di riferimento per la letteratura del genere.

Il libro di cui vi parlo oggi si intitola I racconti del Necronomicon. Come si può facilmente intuire dal titolo, si tratta di una raccolta di 9 racconti il cui filo conduttore è appunto il Necronomicon, uno di quei rari casi in cui la fantasia di un autore appare talmente reale e credibile da far sospettare che non si tratti di pura invenzione.

Per chi non lo sapesse il Necronomicon è un testo di magia nera redatto dallo stregone Abdul Alhazred. Questo libro, per quanto Lovecraft abbia fatto di tutto per farlo credere reale, è solo uno pseudobiblium, ovvero un libro mai scritto, ma inventato da zero dall'autore, un espediente che molti autori utilizzano per rendere più autentici e coinvolgenti i loro libri. Il lavoro di Lovecraft sul Necronomicon fu così intenso e ricco di particolari, che in molti si convinsero della sua reale esistenza, tanto che Lovecraft stesso fu costretto a smentirne l'esistenza. con scarso successo.
Howard Phillips Lovecraft

Quando mi avvicinai alla Città senza nome, capii che era maledetta. Viaggiavo in una vallata riarsa e terribile sotto la luna e, da lontano, la vidi sporgere stranamente al di sopra della sabbia così come parti di un cadavere sorgono da una tomba mal ricoperta.”

Più che soffermarsi sul contenuto dei racconti di Lovecaft, il cui tema preponderante è la follia unita al senso di fantastico e di orrore, vale la pena spendere qualche parola sul suo stile narrativo, che si presenta molto accurato e pieno di termini specifici. Lovecraft dimostra di possedere un ampia varietà di termini per descrivere le situazioni narrate nei suoi racconti, come difficilmente si nota in altri autori, sia moderni che non. Caratteristica peculiare dei racconti di Lovecraft è la scarsità, se non anche la totale assenza, di discorsi diretti, questo perché l'autore stesso si era reso conto che i discorsi non erano il suo punto forte, così decise di prendere un'altra strada, riducendo al minimo il suo punto debole per dedicarsi alla semplice narrazione indiretta. Tale mancanza è meravigliosamente compensata.

Molte altre raccolte sono state pubblicate e molto c'è ancora da dire sullo stile e le tematiche trattate da Lovecraft, con I racconti del Necronomicon abbiamo solo esaminato la punta dell'iceberg, il viaggio nel mondo creato dal padre dell'horror è solo cominciato.
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