Armatevi di coraggio prodi lettori, preparate le
vostre anime dannate ad un viaggio che conduce fino negli abissi
della follia, dove solo i demoni e le creature della notte hanno il
coraggio di soggiornare. A traghettarci in questo viaggio
nell'oscurità, una guida di prim'ordine: Howard Phillips
Lovecraft, che per il tempo di un sogno ci condurrà in terre
lontani e in pericoli inimmaginabili usando come nave immaginaria il
suo leggendario Necronomicon.
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I racconti del Necronomicon |
Lovecraft è stato uno tra i più influenti
scrittori, del '900, della narrativa horror, e più in generale
della narrativa fantastica, che più di tutti ha saputo
rappresentare le paure dell'uomo. I suoi racconti hanno influenzato
molti altri scrittori, tra i quali, giusto per fare qualche nome,
Clive Barker e Stephen King, rendendolo così un
importante punto di riferimento per la letteratura del genere.
Il libro di cui vi parlo oggi si intitola I
racconti del Necronomicon. Come
si può facilmente intuire dal titolo, si tratta di una raccolta di 9
racconti il cui filo conduttore è appunto il Necronomicon,
uno di quei rari casi in cui la fantasia di un autore appare talmente
reale e credibile da far sospettare che non si tratti di pura
invenzione.
Per chi non lo
sapesse il Necronomicon
è un testo di magia nera redatto dallo stregone Abdul
Alhazred. Questo
libro, per quanto Lovecraft
abbia fatto di tutto per farlo credere reale, è solo uno
pseudobiblium, ovvero
un libro mai scritto, ma inventato da zero dall'autore, un espediente
che molti autori utilizzano per rendere più autentici e coinvolgenti
i loro libri. Il lavoro di Lovecraft
sul Necronomicon fu
così intenso e ricco di particolari, che in molti si convinsero
della sua reale esistenza, tanto che Lovecraft
stesso fu costretto a smentirne l'esistenza. con scarso successo.
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Howard Phillips Lovecraft |
“Quando mi
avvicinai alla Città senza nome, capii che era maledetta. Viaggiavo
in una vallata riarsa e terribile sotto la luna e, da lontano, la
vidi sporgere stranamente al di sopra della sabbia così come parti
di un cadavere sorgono da una tomba mal ricoperta.”
Più che
soffermarsi sul contenuto dei racconti di Lovecaft,
il cui tema preponderante è
la follia unita al senso di fantastico e di orrore,
vale la pena spendere qualche parola sul suo stile narrativo, che si
presenta molto accurato e pieno di termini specifici. Lovecraft
dimostra di possedere un ampia varietà di termini per descrivere le
situazioni narrate nei suoi racconti, come difficilmente si nota in
altri autori, sia moderni che non. Caratteristica peculiare dei
racconti di Lovecraft
è la scarsità, se non anche la totale assenza, di discorsi diretti,
questo perché l'autore stesso si era reso conto che i discorsi non
erano il suo punto forte, così decise di prendere un'altra strada,
riducendo al minimo il suo punto debole per dedicarsi alla semplice
narrazione indiretta. Tale mancanza è meravigliosamente compensata.