Il 
"ricattino" di Renzi non ha smosso  il
 leader M5S che chiede il voto col 
Mattarellum. Definisce la "sorpresina" come una "
scoreggina"."Si sciolga il Parlamento e al voto con il Mattarellum. Sarà il prossimo Parlamento a fare la nuova legge elettorale". E' il tweet con cui
 Beppe Grillo, che aggiunge l'hashtag "#renziecaccialagrana", chiude alla "sorpresina" indirizzatagli da Matteo Renzi: un patto con Grillo su legge elettorale e costi della politica, con la rinuncia del Pd ai rimborsi elettorali in cambio dell'impegno di
 Grillo a cambiare la legge elettorale. E la rinuncia ai 40 milioni del prossimo anno se Grillo si impegna a "superare il Senato e abolire le province". E quando l'hastag "#renziecaccialagrana" scala rapidamente la classifica, Grillo torna alla carica con un nuovo tweet: "Lo capirà ora? Restituisci i soldi agli italiani!". Prima dell'intervento su Twitter, è stato un post pubblicato sul blog di Grillo a respingere la proposta al mittente. "Sorpresina? Solo una scoreggina" si legge sul blog del leader del M5S. "I rimborsi elettorali vanno restituiti agli italiani, non a Grillo - prosegue il post -. Caccia la grana, Renzie, e cacciala tutta, non solo la seconda rata, anche la prima, quella di luglio, una parte dei 91 milioni che il pdexmenoelle ha portato a casa insieme al partito del noto pregiudicato di cui è ora, grazie al M5S, vedovo inconsolabile. Ma la restituzione dei finanziamenti di questa legislatura è solo un acconto. Il pdexmenoelle ha preso rimborsi illegittimi in questi vent'anni per circa un miliardo di euro".

 
"Renzi è tutto chiacchiere e marketing. I 40 milioni di euro dei rimborsi elettorali deve restituirli agli italiani, non a noi" ribadiscono i gruppi parlamentari del Movimento. "Fa finta di non capire e propone accordicchi da prima repubblica, camuffati da slogan. E' ridicolo su questo tema proporre un do ut des". 
Alfano: "Renzi? Un discorso di sinistra, vantaggio per noi".  Alfano sul
 taglio dei costi della politica. "L'unica cosa che Renzi, se
 voleva fare sul serio, doveva dire - sostiene - è che il finanziamento 
pubblico ai partiti va tagliato da domani mattina, non dal 2017. E' 
l'unica cosa che non ha detto".