Sulla famosa rivista “Cell”, sono stati pubblicati i risultati di una ricerca di un gruppo di scienziati,
coordinati dai ricercatori dell’Università di Trento (Centro per la Biologia Integrata - CIBIO), del Weill Cornell Medical College (la scuola medica dell'Università Cornell di New York), del Broad Institute del MIT e di Harvard.
Francesca Demichelis |
Verso la precision medicine
"Si tratta di un primo, concreto esempio nella direzione della medicina di precisione: un’evoluzione della ricerca su cui al CIBIO stiamo scommettendo molto", commenta Alessandro Quattrone, direttore del Centro di biologia integrata dell’Università di Trento."È una vera e propria rivoluzione nel modo di affrontare i problemi aperti della terapia della patologia tumorale, con una nuova prospettiva, quella che parte dalla specificità dell’individuo. La Precision Medicine consente di personalizzare al massimo gli interventi e di determinare il profilo di rischio di ciascuna persona. Permette di monitorare l’evoluzione della patologia e permetterà in un prossimo futuro di realizzare appropriati interventi preventivi oltre che di selezionare la terapia, la dose e il tempo di trattamento migliori".
Anticipata dal primo sequenziamento del genoma umano nel 2001, la Precision Medicine è stata preparata grazie all'introduzione di strumenti informatici in grado di interpretarlo in modo sempre più efficace. Oggi a segnare la svolta è stata l’introduzione di una nuova tecnologia di sequenziamento di DNA che permette di leggere genomi al costo di una TAC. "La Precision Medicine – aggiunge Quattrone – fa uso dell'informazione contenuta nel nostro genoma e nel genoma dei nostri tessuti malati per suggerire come trattare le nostre malattie. Questo strumento è di gran lunga il più potente di ogni altra forma di lettura e comprensione delle malattie disponibile oggi alla scienza medica, e nel caso del cancro presto sarà il primo modo per valutarlo. In breve tempo comprenderemo sempre di più quello che già un poco sappiamo: che ogni individuo è diverso, che ogni malattia è diversa, e ogni cura dovrà essere tarata precisamente su queste diversità".
Iniziative di Precision Medicine stanno nascendo dalla seconda metà del 2012 negli Stati Uniti, e adesso anche l'Europa comincia a muoversi. L'Università di Trento per il tramite del suo Centro per la Biologia Integrata (CIBIO) avvierà alla fine del 2013 la prima iniziativa italiana di Precision Medicine.